A Beirut, per non dimenticare, Sabra e Chatila

Image and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicSenza Stefano Chiarini e, stavolta anche senza Maurizio Musolino che ha continuato fino all’ultimo il suo lavoro, dall’11 al 18settembre, anche quest’anno il Comitato sarà nella capitale libanese.

10settembre 2016 da associazione “Per non dimenticare Sabra e Chatila”

Image and video hosting by TinyPicSono passati quaranta/quattro anni, da quando l’8luglio 1972 veniva barbaramente assassinato a Beirut, insieme alla sua nipotina di 16 anni, per Mano del Mossad, l’intellettuale palestinese Ghassan Kanafani. Leader del fronte Popolare (Fplp), giornalista e scrittore, Kanafani, nato ad Acri il 9 aprile (il giorno del mio compleanno) 1936, ci ha lasciato opere indimenticabili, fra queste Ritorno ad Haifa, un libro che conserva la sua straordinaria attualità anche a distanza di tanti decenni.

Image and video hosting by TinyPicAveva dodici anni quando fu creato lo stato di Israele nel 1948, la Nakba (il disastro), e fu testimone al tragico episodio del massacro degli abitanti del villaggio arabo di Deir Yassin. Da questo momento la sua vita e le sue esperienze rappresenteranno le tappe del popolo palestinese, dalla diaspora alla presa di coscienza della sconfitta dell’esercito arabo all’umiliazione e alla perdita di identità. La sua famiglia si rifugiò dapprima in un villaggio del Libano meridionale nella speranza di ritornare al più presto a casa. Successivamente dopo un periodo in Siria e in Kuwait ritornò stabilmente nel 1960 a Beirut, contribuendo, insieme a George Habbash, alla nascita del Fronte Popolare.
La vera colpa di Kanafani, agli occhi di Israele, non era solo l’essere palestinese e militante marxista, ma soprattutto rappresentare al mondo uno spaccato della società palestinese laica, aperta e amante dei diritti e della libertà. Una colpa imperdonabile, che lo ha condannato.
Da anni mi occupo di Palestina e nello specifico da tempo mi interesso attraverso il Comitato per non dimenticare… Sabra e Chatila (fondato dal mai dimenticato Stefano Chiarini) dei diritti dei rifugiati palestinesi. In tanti mi hanno chiesto consigli sui libri da leggere per comprendere le origini del dramma a cui questo popolo è stato condannato dai silenzi e dalle complicità di tanti Paesi, a tutti ho sempre risposto che Ritorno ad Haifa è una lettura indispensabile.

“Per tutte queste ragioni oggi ho voluto ricordare questa grande figura della resistenza palestinese. Ma soprattutto il pensiero a uomini come Ghassan Kanafani va in un momento nel quale in Medio oriente e nel mondo sembra prevalere la barbarie. Una barbarie tutta figlia del colonialismo occidentale, complice e responsabile della nascita degli embrioni di estremismo religioso quali Al Qaida e Isis. Non imentichiamo… Maurizio Musolino

 

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