Aferpi, Piombino: Incontro al Mise: Tutto bene? Probabile ma, mancano risposte puntuali a domande di concretezza

rossi Rebrab.Leggiamo sulla stampa i comunicati ufficiali  dopo l’incontro al MISE del signor Rebrab con la ministra Guidi e il presidente della regione Rossi

Tutto bene, anzi meglio!

Piombino, 18febbraio 2016 da Paolo Luppoli, Gruppo Minoranza Sindacale – Camping CIG

Tanto ottimismo dato dalle ennesime assicurazioni e rassicurazioni da parte di Cevital  promettendo come suo solito. Noi tutti, lavoratori in attesa di soluzione e cittadini, in attesa di una ripresa del territorio, saremo più tranquilli se venissero date risposte puntuali ad alcune domande:

  1. Come mai fino alla settimana scorsa i sindacati parlavano di “difficoltà finanziaria che mette in forse il pagamento degli stipendi nei prossimi mesi” allarmando non poco i lavoratori  ed ora Rebrab parla di stabilità finanziaria e di “crescita negli ultimi sette mesi”? quale documentazione probatoria ha  mostrato? Al MISE hanno verificato con mano gli estratti conto bancari, i libri contabili e quant’ altro è utile in questi casi?
  2. Come mai Rebrab dice “siamo qui solo da sette mesi e mezzo” a giustificazione dei ritardi? Gli esperti che sicuramente avrà consultato prima di firmare garantendo la ripresa delle attività siderurgiche dopo 18  mesi non lo avevano adeguatamente informato? E chi ha accettato, istituzioni e sindacati non avevano fatto delle valutazioni tecniche sulle tempistiche?
  3. Le offerte dei fornitori per l’acciaieria elettrica e del laminatoio per rotaie sono state presentate : è stata fatta una scelta e decisa la collocazione? E se no, perché? E quando verrà formalizzato l’ordine e la lettera d’intenti?
  4. Rebrab sostiene che si procede al piano degli smantellamenti: sono state avviate le pratiche per le autorizzazioni? O ci si limita ancora a raccogliere il rame? Sono state avviate le pratiche per le autorizzazioni per le bonifiche dei nuovi siti produttivi?
  5. Si assumono 203 lavoratori, questa è una buona notizia: per fare cosa? Sono previsti aumenti dei volumi produttivi e delle turnazioni? O servono solo a fare fumo?
  6. Alla Ministra Guidi chiediamo: esiste un piano del governo sul riassetto generale della siderurgia? O almeno esiste l’intenzione di farlo? O ci si limita a chiedere di bloccare l’acciaio cinese, a tutto vantaggio solo di altri paesi europei che un piano siderurgico nazionale ce l’hanno? Il suo dicastero continuerà a permettere ad un investitore di muoversi da solo, senza far rientrare la sua azione in una azione che favorisca l’economia del Paese? È consapevole che questo apre la strada ad altri comportamenti tipo Mordashov! Perché l’Italia non era presente all’ultimo incontro a Bruxelles? Se la Ministra non era disponibile, non avrebbe potuto mandare almeno qualcuno qualificato?
  7. Infine una domanda che ci poniamo e che vogliamo condividere con tutti: e se l’obiettivo fosse il 30.06.2017? Quando l’azienda non avrà più obblighi di legge a proseguire le attività imprenditoriali e a mantenere i livelli occupazionali stabiliti all’atto della vendita?

Oggi più che mai, per avere risposte concrete a queste e ad altre domande che per brevità tralasciamo, chiediamo che i sindacati mantengano la promessa fatta in assemblea di proclamare uno sciopero di 24 ore per il giorno 1° marzo e convocare una grande e partecipata manifestazione aperta a tutti i cittadini, da effettuarsi sotto al MISE

Minoranza sindacale sotto la Prefettura Livorno 16febbraio 2016
Minoranza sindacale sotto la Prefettura Livorno, il 16febbraio 2016

Chiediamo, con forza che sia convocata una assemblea unica per coinvolgere i lavoratori nella preparazione della manifestazione e sensibilizzarli a partecipare numerosi. Tutto ciò  per trasformare quello che potrebbe essere un incontro meramente informativo come tanti altri, con elargizione di promesse e buoni propositi, in una vera e propria trattativa, dalla uale uscire vincenti, con impegni precisi della Cevital su tempi e modi della ripresa delle attività e dalle istituzioni su azioni di sostegno al reddito per cassintegrati e disoccupati dell’indotto, oltre all’impegno di sostenere l’uscita dalla crisi delle realtà siderurgiche italiane con una strategia comune.

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