Aldrovandi e i poliziotti onesti.

Di bentrip

Non è proprio il caso di riaprire questo dibattito: il caso Aldrovandi non è uno dei pochi casi isolati.

federicoBasta sfruculiare la rete per non più di 5 minuti e rilevare casi in cui forze dell’ordine hanno abbondantemente abusato di un potere che, di fatto volenti o nolenti, li posiziona al di sopra dei comuni mortali nella gerarchia sociale. A queste tristi pagine si aggiungono quelle della memoria, laddove ognuno di noi rievoca dai meandri reconditi del proprio cranio vicende su vicende raccontate, viste e vissute in prima persona: da quelli che mandano gli immigrati al proprio paese per rubargli le orribili stampe che questi vendono ai piedi degli Uffizi, a quelli che conducono al chiuso individui a loro antipatici per malmenarli, o donne per violentarle, vittime che poi vengono successivamente costrette al silenzio; o quelli che picchiano a manganellate le ragazze minorenni che manifestano per il diritto allo studio, e che poi il giorno dopo manifestano per avere più benzina nelle volanti; da quelli che entrano nei centri sociali per sequestrare gli impianti stereo e la droga e portarseli a casa, a quelli che fermano le donne senza cintura di sicurezza, abbuonandogli l’infrazione con ricatti sessuali; da quelli che camminano sulle persone a quelli a cui non puoi nemmeno fare una domanda perché ben che vada stanno già sbraitandoti in faccia con gli occhi rossi e la saliva sputacchiata. Persino a me un carabiniere una volta espresse la volontà di stuprarmi, specificando quanto lo eccitasse l’idea di farmi male, di sentirmi urlare perché solo così gli sarebbe venuto ancora più duro.

Le forze dell’ordine non devono essere una minaccia per i cittadini, ma questi ultimi, che ci piaccia o no, hanno paura delle forze dell’ordine. Come la mettiamo? Vogliamo dire ancora che ci sono molti poliziotti onesti? Cioè quelli che fanno bene il loro mestiere, ma che stanno a guardare i colleghi esaltati senza stopparli? Quelli che non denunciano mai forze oscure e violente, anche quelle istituzionalizzate come i prossimi Eurogendfor, che avranno licenza di uccidere a cazzo di cane come fa la camorra? Quelli che smanganellano per ordini contrattuali senza mai togliersi il casco in segno di solidarietà ai manifestanti? Quelli che non si sono forse accorti che gli assassini di Aldrovandi hanno ancora la divisa?

forzeCi sono esponenti delle forze dell’ordine che vivono l’esercizio del proprio ruolo con esaltazione delirante, che la succitata gerarchia sociale gli consente, e afflitti da simil-”disturbi antisociali di personalità” si votano alla crudeltà sadica come motivo di profondo godimento e riscatto da quella solitudine che li logora incessantemente. Assetati di sangue come vampiri, non hanno la visione degli “altri”, non ne percepiscono l’anima, ma sono stati educati a vederli come insulsi penzolanti pezzi di carne da macello, e per essere braccia armate sempre pronte ad uccidere. Purtroppo questo non va più nascosto, in primis dalle stesse forze dell’ordine. Questo è il vero problema.

C’è del marcio in Italia, sancito per via istituzionale, internazionale e culturale…. e il silenzio sancisce il marcio in ognuno di noi, anche di quei poliziotti che si fanno un mazzo quadro per prendere 1200 euro al mese, e per contrastare violentemente poi la rabbia di chi protesta per avercelo… uno stipendio.

Informazioni su bentrip: Paolo Romano Cantautore, web designer, sceneggiatore, pittore, scenografo. Docente discipline geometriche, architettoniche, scenografiche e storia dell’arte.

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