America Latina dal Basso: Domenica 10aprile si vota in Perù

Avevamo promesso di focalizzare, dopo una pausa forzata che è risultata più lunga dell’annunciato, l’attenzione del Mininotiziario sul Perù. Manteniamo la promessa

perù08 aprile 2016 di Aldo Zanchetta

Il sistema elettorale peruviano, fatto singolare, è controllato da un comitato di 5saggi che possono, a loro giudizio, escludere alcuni dei candidati secondo criteri non esenti da una certa arbitrarietà (vedi dopo). La sinistra, che nei mesi scorsi si è presentata frazionata e poco credibile, incluso il Frente Amplio il cui programma non è accettabile secondo Hugo, che abbiamo assunto come nostro riferimento di fiducia per analizzare la situazione.

perùSul numero 116 di Lucha Indígena uscito nei giorni scorsi, Hugo però scrive: “Precedentemente  ho esposto le mie divergenze rispetto al programma del Frente Amplio, poiché penso che dobbiamo essere assolutamente contrari all’economia estrattivista imposta dalle imprese transnazionali che governano il paese e che non possiamo avere fiducia nell’istituzione corrotta della polizia per eliminare la corruzione di questo complesso. Per questa ragione non faccio parte del Frente Amplio.

Oggi vediamo che il programma di Veronika (Mendoza) canalizza la rabbia del popolo contro la frode elettorale architettata dalle autorità elettorali che pretendono imporre Keiko come presidente, malgrado abbia distribuito denaro per farsi votare, o PPK (Pedro Pablo  Kuczynski, già primo ministro nel 2005/06 e funzionario del Fondo Monetario e della Banca Mondiale) fedele servitore degli Stati Uniti. (…)

Non possiamo mantenerci al margine di questa mobilitazione popolare e considero corretto unirsi in questa lotta moltitudinaria di coloro che stanno in basso contro i padroni del paese e la combattono (Veronika)con la diffusione di calunnie. Verónika Mendoza è l’unica candidata esente dalla corrotta putrefazione che contamina i suoi concorrenti servitori del sistema. Mi unisco alla lotta per ‘Verónika presidente’ sapendo che il sistema ricorrerà alla frode per impedirlo, cosa che accrescerà la volontà di lotta del nostro popolo.”

Hugo, secondo il suo stile, usa un linguaggio netto e tagliente. Aggiungiamo qualche dettaglio per facilitare la comprensione del lettore. Nel numero citato di Lucha Indigena sulla copertina c‘è la foto di una grande manifestazione popolare e la scritta “5 de abril: Keiko no va”

Keiko Fujimori perùPerché la data ‘5 di aprile’? Perché il 5 di aprile i 5 Giurati Elettorali hanno escluso il candidato Acuña, uno dei più forti, per avere distribuito denaro per orientare il voto. La stessa accusa era stata rivolta a Keiko ma, ironizza Hugo, “nel suo caso questo non era poi tanto male”.  E l’esclusione di Acuña concentrerà più voti conservatori su Keiko.

Chi è Keiko? Keiko Fujimori è la figlia di Alberto Fujimori, ex presidente, oggi in prigione con varie imputazioni, il quale, nel caso di vittoria della figlia, certamente verrà liberato e di fatto sarà lui a governare. Per questo Keiko è appoggiata dal complesso imprenditoriale controllato dalle multinazionali minerarie.  Di fronte alla crescita della figura di Verónica Mendoza, dice Hugo, l’ordine è stato di non escludere Keiko.

Ieri ci sono state mobilitazioni popolari contro Keiko, proibite la governo. Non ne sappiamo l’esito. E Hugo ci ha invitato a guardare questo video sulle manifestazioni studentesche di ieri 5aprile: 
Ma per entrare nel clima elettorale vissuto “in basso” vi invitiamo a guardare anche: “Las mujeres valientes vamos a cambiar el Perú” e “Veronika Mendoza desde Andahuaylillas, Cuzco”

Hugo ci scrive anche: “Come parte della farsa elettorale nelle schede della votazione resteranno i nomi dei candidati ora esclusi (dal Consiglio Elettorale del  5 aprile) e chi voterà per loro vedrà annullato il suo voto. E se ci saranno molti voti nulli, Keiko verrà eletta presidente al primo turno. Non resta ormai che attendere il 10 per commentare gli eventi.

Recommended For You

About the Author: Pisorno