Ancora una volta il porto di Livorno si ferma per lutto e protesta. I comunicati

Image and video hosting by TinyPicBanchina n. 54 dell’Alto Fondale, Calata Pisa, un autotrasportatore, il 60enne Mauro Filippi, perde la vita travolto da un carrello elevatore

22luglio 2016 admin

L’ennesimo e tragico incidente che ha coinvolto un lavoratore in attività sul porto di Livorno è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri,  sul luogo è intervenuta da subito un’ambulanza della  Misericordia con medico a bordo, che ha potuto solo accertare il decesso, presenti anche i Vigili del Fuoco, la Capitaneria e la Polizia. Dopo una prima sommaria ricostruzione della dinamica dell’incidente, adesso non può che riaprirsi la riflessione di rito sulle responsabilità ma, resta il fatto che ancora una volta dobbiamo piangere per un morto sul lavoro.

Il Sindaco Filippo Nogarin e la Giunta Comunale esprimono profondo dolore e cordoglio

per la morte sul lavoro, avvenuta questo pomeriggio, di un camionista che ha perso la vita investito da un carrello elevatore alla banchina n. 54 dell’Alto Fondale nel porto, mentre attendeva che il carrellista finisse di caricare il camion.
L’Amministrazione comunale a nome di tutta la città manifesta la propria vicinanza alla famiglia, colpita da questo grave lutto.

Il presidente della Toscana Enrico Rossi esprime cordoglio alla famiglia del lavoratore.

“Fatti di cronaca come quelli di oggi non possono che suscitare dolore, ma devono anche spingere tutti a fare di più – sottolinea il presidente – Per la giunta il lavoro sicuro è una necessità e un modo di rispettare i lavoratori. L’anno scorso a dicembre abbiamo firmato un protocollo che riguarda il lavoro nei tre porti toscani, ma abbiamo investito anche risorse: quasi 8 milioni di euro nei prossimi cinque anni con il piano 2016-2020 approvato a maggio, non solo per i porti ma per la sicurezza nei luoghi di lavoro di tutta la Toscana. La sicurezza sul lavoro – prosegue Rossi – si costruisce attraverso la formazione e la responsabilizzazione, ma anche attraverso la diffusione di buone pratiche e controlli. Un mese fa, tra l’altro, la Regione ha varato un piano speciale destinato alle cave di marmo e alle aziende lapidee, che prevede linee guida ma anche nuove assunzioni che porteranno a quadruplicare i controlli nelle imprese”.

La Cgil/Filt Livorno: “Ancora una volta dobbiamo piangere per un lavoratore morto sul lavoro”

Image and video hosting by TinyPic“Ci domandiamo come sia possibile che si debba continuare a morire nelle fasi di carico e scarico dal forklift a camion e viceversa, quando esistono procedure chiare di prevenzione da rispettare.
Un camionista morto, un operatore portuale distrutto dal dolore.
Dobbiamo fermarci per riflettere, non sono stati sufficienti gli appelli dei sindacati per incrementare la sicurezza in porto, non è stata accolta la proposta di un tavolo dove discutere di un punto di primo soccorso e fare un’analisi della situazione.
Oggi più che mai è necessario adoperarsi a tutti i livelli, sindacati, Enti Locali, imprese e gli enti preposti alla vigilanza affinché non accada più. Non vogliamo più piangere vittime sul lavoro.
La CGIL  esprime la propria vicinanza e solidarietà a tutti coloro che sono coinvolti nell’incidente, le più profonde e sentite condoglianze alla famiglia della vittima”.

Rifondazione Comunista Livorno: “Non è possibile continuare così, bisogna fermare queste dinamiche”

“La Federazione livornese del PRC esprime le proprie condoglianze ai familiari e ai colleghi del camionista rimasto ucciso a causa dello schiacciamento provocato da un forklift durante le operazioni di carico del camion nel Terminal “Scotto”. Dobbiamo purtroppo constatare che in poco tempo sono successi nel nostro scalo incidenti mortali e gravi infortuni. Non è possibile continuare così, bisogna fermare queste dinamiche anche attraverso il monitoraggio delle condizioni e dei ritmi del lavoro che, specie in alcuni settori, stanno rasentando l’inumano”.

Sinistra Italiana Livorno: “Non ci sono parole per commentare quanto avvenuto all’Alto Fondale”

“Innanzitutto vanno le nostre condoglianze ai familiari del lavoratore che ha perso la vita e auspichiamo la piena chiarezza nella dinamica dell’incidente. Come forza politica siamo consapevoli che la frenesia del lavoro, l’eccessivo uso di straordinari fa aumentare le probabilità che possono portare a eventi tragici come quello avvenuto oggi. Nello stesso tempo siamo convinti che non possono essere scaricate tutte le responsabilità sul lavoratore portuale che ha causato questo incidente, si deve andare fino a fondo in tutti gli aspetti delle procedure di sicurezza dell’impresa, della turnistica che essa adottata in rapporto alle modalità di uso degli straordinari e del riposo dei lavoratori nell’arco delle ventiquattro ore”.

“Oggi volevamo fare un comunicato per il sostegno alle ragioni dello sciopero indetto dalle Rsu di ALp (Cib-Unicobas) ma, questo evento ci porta a rafforzare sia il nostro sostegno allo sciopero che la nostra richiesta che i sindacati siano uniti per la sicurezza dei lavoratori e contro la precarietà nel porto di Livorno”.

Gruppo consiliare M5s Livorno: “Un essere umano esce di casa per andare al lavoro per sostenere sé stesso e la famiglia”

“La sera dovrebbe farvi ritorno sano e salvo. Questa dovrebbe essere la norma, ma troppo spesso non lo è” E, quante volte diciamo “Basta, questa sarà l’ultima volta”…e poi ripiombiamo nella realtà degli eventi! Il M5stelle, esprime dolore e costernazione per l’ennesima morte sul posto di lavoro in ambito portuale, e rinnova a riflettere su quanto sia necessario allargare l’impegno di tutte le parti interessate affinché tragedie come queste possano e debbano essere scongiurate. Ci uniamo al dolore della famiglia per l’incidente capitato oggi, per l’ennesima volta nel porto a Livorno, dove un lavoratore è rimasto vittima di un sinistro.

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