Basta persone senza casa
04agosto 2016 da BuongiornoLivorno
È opportuno fare un po’ di chiarezza sull’emergenza abitativa e sui poteri concreti dell’amministrazione, temi su cui la stampa locale, facendo ironia sull’atto consiliare delle requisizioni degli immobili, fa emergere una disinformazione sui criteri di giustizia sociale che sono alla base della nostra Costituzione.
La mozione, votata con convinzione da #BuongiornoLivorno, ha un carattere generale, come conferma la dicitura:
“Il tutto secondo misure, modalità e tempistiche ritenute congrue”.
Servono maggiori specifiche e strumenti operativi, affinché si realizzi quanto prima un censimento degli immobili privati inutilizzati da anni, di grandi proprietari e società finanziarie, che sarebbero oltre 4000, e si provi ad applicare l’art. 42 della Costituzione. Come è emerso dal dibattito in consiglio, è importante avere chiaro il contesto reale in cui si colloca il segnale politico espresso dalla mozione e conoscere i numeri degli sfratti, lo stock di alloggi popolari disponibili, il trend del fenomeno.
Occorre invertire il modello di città e porre fine all’impoverimento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica a favore del mercato immobiliare privato, che, insieme all’alienazione del patrimonio pubblico, ha caratterizzato la passata stagione politico-amministrativa.
Vi sono esperienze interessanti di altre città su cui vogliamo ragionare e andare avanti, a partire dal principio del diritto ad un tetto sopra la testa, poiché per noi è disumano e incivile mettere le persone fuori di casa, specie se per morosità incolpevole.
A Barcellona, il sindaco Ada Colau , tra i fondatori della PAH, Piattaforma Vittime di Ipoteca, sostiene il diritto ad una casa degna, attraverso una serie di provvedimenti concreti di governo locale, mentre a Napoli si liberano spazi abbandonati e inutilizzati, per restituirli alla città tramite una “dichiarazione di uso civico e collettivo urbano”. BuongiornoLivorno, ha elaborato un studio sull’emergenza abitativa con alcune proposte concrete, come il riuso della Torre della Cigna, previo acquisto da parte del Comune, l’autorecupero della ex Circoscrizione 3, oltre agli interventi da realizzare a breve termine (riuso ex Chiccaia e ex caserma Lamarmora), si aggiunge il “federalismo fiscale” che consentirà di acquisire alcuni immobili:
- tra i quali l’ex Caserma Del Fante,
- il Centro Assistenza Sociale di Via Giolitti,
- la Scuola Materna “Cave Bondi” e altri, per i quali si potrà prevedere una destinazione per locazione o emergenza abitativa. Per tale obiettivo si può fare riferimento allo strumento dell’autorecupero e alla rigenerazione dei beni comuni previsto dal regolamento dell’amministrazione condivisa.
Ci sono al momento tutta una serie di opportunità che consentono di delineare una direzione precisa su cui #BuongiornoLivorno intende lavorare, si tratta di strumenti e misure che potrebbero essere messe a sistema per costituire un punto di partenza per la candidatura di progetti a bandi ministeriali e regionali. In termini ancora più ambiziosi ma realistici, si dovrebbe far partire quanto prima un piano complessivo di riqualificazione urbana, intervenendo sul patrimonio edilizio esistente in città e senza sprecare altro territorio, riducendo la piaga delle “case senza persone e persone senza case”.