#BuongiornoLivorno: “Senso del ridicolo e mobilità. Si cambi subito l’assessore al traffico”

Fra il 2015 e il 2016 il sindaco Nogarin ha detto, in diverse occasioni, che Livorno avrebbe ospitato l’edizione nazionale 2017 degli “Stati Generali della Mobilità Nuova”. Una delle tante promesse mancate

9marzo 2017 da “Buongiorno Livorno”

A meno che, il Sindaco non si sia confuso, pensando di realizzare gli “Stati Generali della Mobilità Comica”, magari da abbinare alla prossima edizione del “Senso del Ridicolo”, il festival dell’umorismo che da due anni si svolge nella nostra città. Una ipotesi rafforzata dai risultati delle scelte legate ai semafori e alla nuova viabilità dei viali Alfieri e Nievo, per citare gli ultimi esempi. Senza dimenticare l’indimenticabile battuta della funivia dalla stazione al porto, fatta all’esordio del nuovo assessore alla mobilità, Vece, e a molte altre prodezze dell’ultimo anno.
Anziché promuovere un organico e completo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile si va avanti a progetti spot (vedi piste ciclabili) e a scelte sempre indirizzate a progetti specifici e limitati.

Con il nuovo assessore c’è stata una decisa accelerata rispetto all’immobile (e fuori contesto) Gordiani, ma i cambiamenti apportati non convincono, anzi. Per lo più scelte finalizzate a fare cassa, vedi la scelta degli stalli, dei parcheggi e dei contrassegni.
Il sindaco Nogarin non può cavarsela attribuendosi alcune colpe. Sembra una goffa manovra per impedire che emerga la vera responsabilità, che non può non essere quella di chi ha la delega specifica al traffico. Parliamo di Vece che si trincera dietro il silenzio. Imbarazzanti anche gli indici puntati contro i dirigenti e i tecnici del Comune da parte dei consiglieri comunali del Movimento. La mobilità, almeno questa, dipende da chi governa la città e a differenza di tante materie delicate (economiche in primis) la responsabilità di quello che si fa (o non si fa) ricade interamente nell’amministrazione in carica.

Chiediamo quindi che l’assessore Vece sia rimosso dall’incarico o che sia lo stesso sindaco a assumersi la delega in questione (facendo risparmiare soldi al Comune e evitando l’imbarazzo che a parlare non sia l’assessore delegato) e che si decida di intraprendere una reale inversione di rotta, mettendo qualcuno che si occupi davvero di mobilità e che non sia un secondo assessore al bilancio, realizzando percorsi di coinvolgimento delle associazioni di categoria e dei cittadini, che vivono la città e si spostano quotidianamente e possono contribuire alla realizzazione di progetti e percorsi che tengano conto dei diversi punti di vista. Sopratutto serve un approccio fortemente integrato con i problemi urbanistici legati agli ultimi 15anni e che è in grado di vedere la mobilità e gli interventi connessi come leva per le attività economiche e produttive, per la fruizione culturale e turistica e per il miglioramento delle relazioni sociali, oltre che per il rilancio delle strategie di rigenerazione del patrimonio pubblico.

Forse ci sarà bisogno di più tempo, ma meglio qualche mese in più rispetto a situazioni come quella di viale Ippolito Nievo, che sembrano una soluzione fatta da comici più che da politici e tecnici preparati.

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