Venerdi 8 aprile 2016 presso il Tribunale di Siena si terrà la terza udienza che vede imputata l’ex deputata radicale, Rita Bernardini, per la cessione di cannabis, effettuata durante il XIII Congresso di Radicali Italiani ad alcuni malati presenti
Siena, 06 2016 admin
Oltre all’imputata, per l’occasione verranno ascoltati Laura Arconti (militante storica e artefice della disobbedienza civile insieme a Rita Bernardini e Marco Pannella), il Prof. Diego Centonze (Neurologo), il Prof. Vidmer Scaioli (Neurologo), Valentina Piattelli, Andrea Trisciuoglio e Maurizio Buzzegoli. Sarà presente, inoltre, l’Avv. Giuseppe Rossodivita, difensore di Rita Bernardini.
Sulla vicenda interviene anche il Gruppo consiliare di Sì Toscana a Sinistra: “Solidarietà a Rita Bernardini sotto processo a Siena”, segue il comunicato:
Continua a Siena, venerdì 8 aprile, il processo che vede imputata per disobbedienza civile Rita Bernardini in seguito alla cessione di alcune piantine di cannabis autocoltivata ad alcuni malati, muniti di regolare prescrizione medica, durante il convegno di Radicali Italiani a Chianciano nel novembre del 2014.
“L’atto di Rita non è stato solo un coraggioso gesto pubblico e consapevole di lotta politica, è stata un’azione lungimirante per indicare la strada di un progresso civile”.
“A lei va tutta la nostra solidarietà politica e umana”. dichiarano Tommaso Fattori e Paolo Sarti, Consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra, insieme a Mauro Romanelli e Monica Sgherri, tra i presentatori nella scorsa legislatura della legge sulla cannabis a fini terapeutici”.
“Dopo un lungo dibattito anche in Italia si sta prendendo coscienza dell’assurdità delle politiche repressive, in Parlamento è attivo un ampio schieramento trasversale favorevole alla legalizzazione della cannabis, posizione condivisa anche dalla stessa Direzione nazionale Antimafia che chiede con urgenza la revisione delle norme che puniscono l’uso delle droghe leggere”. “Esperienze come quella recente nello stato del Colorado negli Stati Uniti dimostrano come la legalizzazione dopo soli 12 mesi ha visto diminuire i reati e aumentare il gettito fiscale”.
“Vogliamo infine ricordare la positiva esperienza della Toscana che ha, a detta degli stessi malati, la migliore legge ed il migliore regolamento per la cannabis a fini terapeutici”. “Certo anche in questo caso bisogna migliorare, non ovunque ci risulta venga applicata pienamente, e lo stesso Presidente Rossi nelle sue dichiarazioni spesso dice cose ben diverse dalla Legge stessa, creando confusione”. “Su questo tema continueremo a vigilare ed intervenire affinché questa conquista di civiltà sia sempre più un beneficio per tanti malati”.