“Zona antidemocratica e a regime” E’ un cartello all’ingresso che da un chiaro benvenuto, ovviamente tra cimeli fascisti, citazioni razziste e ritratto del Duce
Per usare le parole del Questore: “Una vicenda raccapricciante”.
Al momento la Questura sta esaminando tutti gli atti, compreso la concessione demaniale. Non è esclusa una denuncia alla magistratura che a sua volta, dovrà avviare i provvedimenti di legge. Il gestore si è detto disponibile a togliere tutte le immagini e le scritte di propaganda fascista e razzista ma, adesso rischia la denuncia per apologia di fascismo e, come da più parti viene richiesto, che gli venga revocata la concessione della gestione della spiaggia. Il comunicato da parte dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
10luglio 2017 da ANPI Chioggia
Il comitato comunale di Chioggia dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia stigmatizza in ogni maniera il comportamento provocatorio e pericoloso del gestore concessionario della spiaggia “Punta Canna” di Sottomarina (zona Brenta), così come apparso sui quotidiani nazionali in questa domenica 9 luglio. Dalle prime ore di stamane i nostri esponenti vengono contattati da tutta Italia, sia dai mezzi di informazione che dai cittadini, per conoscere la triste e vergognosa realtà della spiaggia “di regime”.
“Chioggia antifascista non c’entra niente con questo ciarpame: il tizio è miranese, i clienti sono turisti che vengono da altre parti del Veneto, la concessione demaniale arriva dallo Stato, così come chi dovrebbe far rispettare la legge Mancino e la Costituzione, ovvero la Prefettura di Venezia per mano delle autorità di pubblica sicurezza. Al personaggio ricordiamo che ‘Punta Canna non è casa sua’, come ama asserire: in quanto concessione demaniale sul suolo italiano, egli è tenuto a rispettare le leggi dello Stato, congruenti con la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista. E a subire le giuste sanzioni in caso di trasgressione”.
- Ritenendo che non vi sia niente da scherzare riguardo l’epoca dei campi Dvx, il comitato ANPI di Chioggia chiede l’immediata revoca della concessione balneare allo stabilimento “Punta Canna” e l’applicazione delle sanzioni previste dalle leggi suddette al suo gestore.
- Auspicando altresì l’unità di tutte le forze sinceramente democratiche e antifasciste della città nella condanna della circostanza, abbiamo chiesto un incontro all’assessore al demanio Marco Veronese e al sindaco Alessandro Ferro affinché levino la loro voce a tutela del quadro di civiltà del territorio a loro affidato in amministrazione.