Progetto: Ridurre le nuove povertà tra gli assegnatari ERP
24maggio 2016 dai ragazzi del servizio civile, Unione Inquilini
Riprendiamo il lavoro di ricerca sul campo, istallando al mattino (10-12) di mercoledì 25 a 27 venerdì maggio il gazebo bianco dell’Unione Inquilini che diventerà un punto di raccolta dati, nella piazzetta vicina in Fratelli Bandiera (lato farmacia).
A un mese dall’inizio dell’indagine condotta sul quartiere di Shangay, nella zona compresa tra Via Tito Speri e Via Turati, riteniamo possibile un primo ragionamento sui dati raccolti, benché non ancora esaminati in dettaglio né tradotti in analisi statistica.
Pur tra paure e diffidente solitudine, stato d’animo diffuso soprattutto nella popolazione anziana, che è prevalente in questa parte della città, su un centinaio circa di assegnatari hanno risposto ai nostri questionari il 40% degli interessati. Difficile penetrare la corazza di isolamento sociale di alcune famiglie, che evidentemente dalla società si aspettano solo cose negative, e tuttavia anche in questa reazione è facile cogliere un profondo disagio, una mancanza di occasioni di socializzazione, che è andata peggiorando con l’avanzare di un piano di recupero, ormai vecchio e assai povero di risorse da spendere per spazi di aggregazione, parchi, verde attrezzato e centri civici di quartiere per giocare studiare insieme e organizzare incontri ed eventi pubblici. Per creare insomma occasioni di partecipazione.
Le poche strutture esistenti sono per lo più private e l’associazionismo non basta a sostituire l’intervento pubblico.
Ovviamente nei vecchi isolati l’affitto pesa poco, non essendoci spese condominiali rilevanti, ma si lamenta un pesante aumento delle tariffe delle utenze domestiche, nel corso degli ultimi dieci anni, che si fa sentire maggiormente per via della crisi. L’impressione è comunque che i vecchi pensionati storici, che godono di assegni più consistenti dei nuovi, abbiano per lo più un reddito consolidato che permette loro di non entrare nella fascia di vera e propria sofferenza economica, assai più comune nelle famiglie di nuova formazione.
Capire come prevenire o risolvere le povertà che sono causa (non l’unica ma certo l’unica incolpevole) di morosità, attivando il fondo di aiuto economico all’interno di CASALP, è utile non solo per gli assegnatari con difficoltà economiche, ma anche per l’amministrazione pubblica che è chiamata a tutelare un sempre più esiguo patrimonio ERP, dilapidato ai tempi delle vacche grasse e mai più finanziato dallo stato dopo la cessazione della GESCAL negli anni 90, oggi più che mai prezioso per la grave crisi economica che ha colpito forte in città.