Darsena Europa, Rifondazione Comunista: “Anni di ritardi che hanno congelato porto e città, rischiamo di entrare in un nuovo limbo dove Livorno ne uscirebbe massacrato

Come nel “Gioco dell’Oca” c’è il rischio reale che sul progetto della Darsena Europa si arrivi sulla casella “torna alla partenza”

13luglio 2017 da Rifondazione Comunista, Livorno

In questa diatriba aperta fra MIT, Regione Toscana, AdSP del Nord Tirreno, con un’Amministrazione Comunale che come quelle che la hanno precedute è impegnata nella gestione più che nel governo della Città. Dopo anni di ritardi che hanno congelato il porto e la città, rischiamo di entrare in un nuovo limbo dal quale Livorno uscirebbe massacrato. Noi di Rifondazione Comunista e BL, avevamo visto lontano quando abbiamo proposto che il primo step fosse quello che poi è stata definita Darsena Europa Ultralight.

Se da una parte la nostra posizione è sempre stata chiaramente per uno sviluppo a mare per non rimanere marginalizzati, abbiamo espresso anche molti dubbi sulla versione “mega” per i problemi che stanno emergendo (tempi di realizzazione, finanza, ecc). Consci che un Piano Regolatore punta ad obiettivi per i prossimi decenni, abbiamo ritenuto compatibile la nostra proposta con il progetto finale che per essere realizzato ha bisogno di molte risorse finanziarie e di tempi lunghi. Livorno ormai può essere considerata commissariata. Le indiscrezioni sul un papabile nuova segreteria generale dell’AdSP  sia l’ing Andrea Ferrante ne è la riprova. Il gruppo dirigente complessivo di questa città (politici, amministratori, categorie economiche, O.O.-S.S.) trovi la forza di rivendicare per Livorno il ruolo che gli spetta. Se ritarda questo treno saranno guai per tutto ma soprattutto per i giovani e la loro prospettiva.

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