Docente pisana denuncia aggressione antisemita a Roma. On. Fratoianni: “Giorno della Memoria 365 giorni all’anno”

25gennaio 2019 redazione

A Roma, una docente pisana ha subito un’aggressione con sputi da uomo con svastica tatuata sul braccio, il motivo scatenante: una borsa con scritte yiddis. Alessandra Veronese, professore associato presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, nelle ore successive ai fatti ha presentato regolare denuncia alla Polizia.

 

Da profilo Facebook  Alessandra Veronese:

 

Oggi a Roma: sono ferma davanti a Feltrinelli, aspettando una persona. Un tizio, con croce uncinata sul braccio, mi si avvicina e mi sputa in faccia. Io sono rimasta così allibita che non ho neppure reagito. Ho poi capito cha probabilmente lo ha fatto perché avevo una borsa di tela del corso di yiddish fatto a Tel Aviv. Prove di antisemitismo. Che schifo.

Sto cominciando a provare fastidio per la risonanza data al fatto di Roma. Non perché non sia giusto parlarne: è stato un gesto sconcertante. Ma il giorno prima Eden, una ragazza ebrea che frequenta il liceo Dini (quello famoso, il migliore d’Italia bla bla) ha raccontato fatto che a mio avviso sono ben più gravi. A me ha sputato addosso con disprezzo uno sconosciuto. Brutto, certo. Ma a lei? Lei ha dei compagni che nella chat di classe la chiamavano “l’ebrea” e scrivevano di non volerla con loro in gita scolastica; alcuni dei suoi professori (una minoranza, ma pur sempre un insieme non vuoto) invece di prendere metaforicamente a calci nel culo questi ragazzetti insensibili e volgari, che evidentemente non hanno appreso granché dallo studio della storia e della filosofia, le hanno detto che non doveva denunciare la cosa, che non doveva alzare un polverone. Per me questo fatto è di una gravità inaudita. Le offese ripetute, l’emarginazione messa in atto da alcune persone. Molto, molto peggio di quello che è successo a me. Perché l’offesa nei miei confronti è durata dieci secondi. Quella nei suoi confronti, anni. E allora forse bisognerebbe parlare di questo, oltre che dello sputo in faccia alla sottoscritta. Oppure Eden non è degna di attenzione perché ha 18 anni e frequenta la quinta liceo?

Da Ufficio stampa di SI-LEU, Roma

Il Giorno della Memoria duri 365 giorni all’anno 

Nicola Fratoianni: “Gli sputi rivolti ad una docente universitaria pisana per le vie di Roma da un uomo (con una svastica tatuata su un braccio) solo perché ritenuta ebrea per la borsa con le scritte yiddish ci dice in che periodo terribile stiamo vivendo. E quanto sia necessario reagire con determinazione ai rigurgiti dei fantasmi del passato. Nell’esprimere la solidarietà alla docente colpita – prosegue il leader di SI , di origine pisana – mi auguro che quest’idiota con la svastica sul braccio e niente nel cervello sia al più presto identificato dalle forze dell’ordine, e messo nella condizione di non nuocere. L’impegno per contrastare i messaggi e le forme più diverse di fascismo, razzismo, xenofobia non deve assolutamente cessare. Il Giorno della Memoria in questo Paese – conclude Fratoianni- deve durare 365 giorni all’anno, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle piazze, senza dare tregua ai nuovi e vecchi fascismi”. 

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