Enrico Rossi: “A Piombino troppe scelte strategiche ancora languono”

5luglio 2017 da Tiziano Carradori, Piombino

“Sono troppe le scelte strategiche che languono. Pur apprezzando il lavoro fatto per l’addendum, credo che complessivamente non ci sia la dovuta attenzione né per Aferpi né per la costa toscana. E senza una piattaforma unitaria e condivisa sulla quale tutte le forze toscane puntino di comune accordo, non riusciremo a cavarne le gambe”.

E’ questa la sintesi e l’appello finale che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha rivolto ai partecipanti alla cabina di regia territoriale per la realizzazione dell’Accordo di programma per Piombino, convocata stamattina presso la presidenza della Regione. 

Il presidente ha ripercorso le principali questioni sul tappeto, a partire da quella dell’addendum al contratto del 2015 siglato pochi giorni fa tra Aferpi e il liquidatore. Rossi ha detto di non essere ancora in possesso del testo sottoscritto dalle parti e di volergli dedicare una riunione specifica non appena tutti avranno avuto l’opportunità di leggerlo. Ha comunque ribadito il suo giudizio positivo sulle parti di cui ha avuto notizia perché permette di “fare punto e a capo” e dà prosepettive ai lavoratori e date certe a cui far riferimento, augurandosi che le banche italiane concedano finalmente i finanziamenti attesi dall’imprenditore algerino Rebrab. Ha detto poi che la prossima settimana ha in programma una riunione in Regione con il Comune e Aferpi per esaminare il progetto aziendale di pulizia e disinquinamento delle aree.

  • “C’è poi – ha proseguito Enrico Rossi – la partita che stiamo giocando con Bruxelles – alla Commissione aiuti di stato. Vale 30 milioni di euro e forse riusciremo a sbloccarli visto che quello per la realizzazione del forno elettrico è un progetto prototipale”.
  • Quella con Fidi Toscana è invece una partita da 20 milioni di euro, che potrebbero contribuire ad accrescere il circolante a disposizione di Aferpi, che ha da poco annunciato lo sblocco di altri 50 milioni di euro destinati a questo scopo.
  • Vale invece 70 milioni di euro la questione bonifiche, che Regione e Comune hanno sbloccato. Ad ottobre si concluderà l’iter della variante e nel 2018 dovrebbero partire i lavori.

Appaiono buone le prospettive annunciate dalla Neri San Giorgio quanto al bacino di carenaggio, mentre Rossi ha detto di voler sollecitare fin dalla riunione di domani al Mise il ministero ad accelerare sullo smantellamento delle 20.000 tonnellate di navi militari. Sempre domani il presidente chiederà se finalmente il Governo ha staccato l’assegno da 25 milioni di euro destinato a finanziare la cosiddetta bretella.

“Anche alla luce degli ultimi avvenimenti – questa la valutazione finale a conclusione delle riunioni dedicate oggi a Livorno e Piombino – resto più che mai convinto che anche per Piombino, come per l’intera costa toscana, serve una piattaforma unitaria e condivisa da tutti i soggetti in campo su cui tutti, ciascuno nel proprio ambito e secondo i propri ruoli e le proprie competenze, possa lavorare e premere per la sua realizzazione”.

Il presidente ha poi dato appuntamento a tutti i presenti per un nuovo incontro da tenersi nella seconda quindicina di luglio per fare il punto su tutte le questioni esaminate stamani, alle quali ha aggiunto l’annoso nodo della Tirrenica la cui realizzazione rappresenterebbe un punto di svolta per l’intera economia costiera.

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