Giornata di solidarietà USB con lavoratori e movimenti, 6febbraio al circolo agorà Pisa

usb locandinaSabato 6febbraio in Via Bovio 48 a Pisa, il circolo agorà ospita l’iniziativa della dell’Unione Sindacale di Base che organizza una
Giornata di Solidarietà con i lavoratori e i movimenti colpiti da repressione e licenziamenti

  • Ore 18 – interverranno lavoratori della COOP, della CFT, della SEA e della DNA, di Pisa, Livorno, Viareggio
  • Ore 20 cena sociale, menù: maccheroncini ai carciofi – grigliata mista di carne – indivia al forno – dessert – ottimo vino, acqua e coperto.
  • Ore 22 concerto del gruppo musicale “ALIAS”
Minimo 15 euro per prenotazioni chiamare lo 050500442/3383614966  pisa@usb.it – i proventi andranno a sostegno delle spese legali per i processi e i ricorsi contro i licenziamenti Prenotazioni per la cena: 050500442 – 050970390 – 3929096891 – pisa@usb.it

Da molto tempo il mondo del lavoro, le lotte sociali e sindacali di classe e tutto il sistema del welfare sono sotto attacco. Una vera e propria guerra, meno cruenta di quella che ogni giorno si abbatte sui popoli del Medio Oriente e dell’Est Europa, ma che miete le sue vittime in termini di disoccupazione, galera, disperazione, che non di rado porta alla morte: Una statistica dei suicidi a causa della crisi in Grecia parla di oltre 11 mila vittime dal 2008 ad oggi. In Italia questa macabra statistica non è stata fatta, ma i numeri sono altrettanto drammatici.
Una guerra sporca, fatta di minacce e licenziamenti contro i lavoratori più coscienti e sindacalizzati, di denunce, repressione e anni di galera per chi lotta contro il partito – regime PD, chi occupa una casa, chi si impegna in difesa della sanità pubblica, chi scende in piazza contro il fascio-leghismo e in solidarietà con i migranti. Gli esempi di questa guerra “di bassa intensità” contro l’opposizione sindacale, sociale e politica sono moltissimi, e toccano sempre più anche i nostri territori.

Sabato 6febbraio incontreremo alcuni lavoratori colpiti da queste politiche, a Pisa, Pontedera e Livorno, dove in questi ultimi anni aziende, magistratura e polizia si sono accaniti contro chi dice di no all’arroganza del padrone, dei fascisti o del partito / regime che, da troppo tempo, governa tante città toscane.

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