Grandi Molini, accordo raggiunto in serata. I lavoratori hanno approvato l’intesa in assemblea

Nonostante l’impegno e le garanzie date delle istituzioni, l’azienda mantiene il piede fermo sui 17 esuberi (9 alla Grandi Molini e 8 alla Promolog) con incentivo di buonuscita, pari di 24mila euro lordi (meno di quanto concesso agli ex dipendenti TRW). Contratti di solidarietà per altri 13 lavoratori (n.d.r.)

Rossi: “Vigileremo per dare certezze ai lavoratori”

28 aprile 2017 da Barbara Cremoncini, Firenze

Esuberi ridotti dai 30 inizialmente previsti a 17, di cui 9 alla Grandi Molini e 8 alla Promolog srl e un incentivo di 24mila euro ai lavoratori che accettano la risoluzione del proprio rapporto di lavoro. Questo il cuore dell’accordo che è sfociato in due distinti verbali di conciliazione (rispettivamente per la Grandi Molini spa e la Promolog srl) che prevedono anche i contratti di solidarietà per 13 lavoratori. 
Fra gli impegni dell’azienda anche quello di riassumere entro due anni i lavoratori licenziati, nel caso se ne verificasse la necessità.

Dopo una giornata di intense trattative è stato raggiunto in serata un accordo per l’azienda Grandi Molini. La trattativa si è svolta a Livorno presso la sede decentrata dell’ufficio della Regione del settore lavoro. Oltre al consigliere del presidente Rossi Gianfranco Simoncini, presenti sindacati e Rsu, Confindustria Livorno e Massa Carrara, rappresentanti di GM e Promolog, il Comune di Livorno con l’assessore al lavoro Francesca Martini.

Simoncini ha anche informato della riposta positiva dell’azienda al presidente della Regione Enrico Rossi rispetto alla sollecitazione fatta nei giorni scorsi nella riunione al Ministero, di un confronto sul futuro dello stabilimento di Livorno.

“L’accordo raggiunto oggi è un passaggio importante – commenta il presidente della Regione Enrico Rossi – anche se è stato raggiunto grazie al consapevole sacrificio dei lavoratori, che hanno approvato l’intesa in assemblea. Ora sta anche alla Regione e alle istituzioni vigilare perché venga rispettato e possa servire a creare condizioni per dare una nuova prospettiva produttiva all’azienda e certezze per il futuro ai lavoratori”.

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