Alle elettrici ed agli elettori che ci hanno sostenuto durante la campagna referendaria che si è conclusa con la vittoria del No il 4 dicembre 2016

Ai Comitati, ai cittadini che si sono mobilitati ed a quanti hanno sottoscritto per sostenere la campagna referendaria promossa dal Comitato per il No nel referendum costituzionale e dal Comitato contro l’Italicum

Ci avete sostenuto con impegno, anche sottoscrivendo, per rendere possibile la nostra campagna referendaria che poteva contare solo sul vostro aiuto concreto.

La campagna per il Si ha potuto contare su ingenti risorse, mentre noi abbiamo potuto contare sul sostegno attivo e gratuito di tante e di tanti e sulla sottoscrizione dei cittadini che ci hanno consentito di fare informazione ed orientamento.

Per darvi un punto di paragone, il Si ha speso diversi milioni di euro di cui non ci sarà mai un rendiconto (400.000 euro solo per i consigli di Jim Messina, peraltro inutili) mentre noi abbiamo potuto contare su 375.000 euro sottoscritti da elettrici ed elettori, a cui vanno aggiunti quanti hanno pagato di tasca loro impegni di vario tipo o hanno stampato gratuitamente volantini e materiale. Anche a questi sostenitori va il nostro ringraziamento.

Rendiamo pubblico il bilancio 2016 dei due Comitati (costituiti in associazioni ai sensi di legge), approvato all’unanimità martedi 13 giugno, come risulta dall’insieme dei rendiconti delle entrate e delle uscite, come risultano dai conti bancari aperti presso il Banco di Napoli e Paypal. Tutto in trasparenza.

Ci eravamo impegnati a farlo e lo facciamo per il rispetto dovuto a chi ci ha sostenuto e dato fiducia.

Detratte le spese del 2016, al 31/12/16 risultava un attivo di cica 40.000 euro, in parte usati in questi mesi del 2017 per saldare fatture arrivate successivamente, per retribuire modestamente collaborazioni indispensabili per il sito, per attività di comunicazione e per la petizione sulla Legge elettorale che abbiamo presentato ai Presidenti di Senato e Camera.

Ad oggi restano in cassa circa 18.000 euro che serviranno per finanziare le prime iniziative che verranno decise dall’assemblea nazionale dei Comitati territoriali convocata per il 24 giugno prossimo a Roma.

Sottolineiamo che dall’inizio del 2017 non abbiamo più una sede fissa, se non quella legale presso lo studio Adami e usufruiamo dell’ospitalità gratuita che ci viene concessa di volta in volta per le riunioni nazionali. In altre parole abbiamo risparmiato sulle spese fisse, conducendo un’attività un po’ nomade ma senza costi.

Siamo convinti di avere rispettato rigorosamente due impegni: concludere la campagna elettorale senza debiti, usare le risorse essenzialmente per attività di informazione, propaganda, iniziative, limitando al massimo i rimborsi delle spese vive.

La sottoscrizione è imponente anzitutto per la cifra complessiva che ci ha consentito – usando con attenzione le risorse raccolte – di fare una efficace campagna elettorale e perchè accanto al centinaio di sottoscrittori che hanno inviato cifre più consistenti (per circa 100.000 euro) ce ne sono decine di migliaia che con cifre più modeste ma preziosissime hanno sottoscritto circa i tre quarti del totale raccolto.

Il nostro compito non è finito. Sconfitto il tentativo di deformare la Costituzione ora resta da conquistare una legge elettorale che restituisca ai cittadini la possibilità di scegliere i loro rappresentanti e superi l’ubriacatura del maggioritario, che per anni ha regalato maggioranze parlamentari a minoranze di elettori, per di più senza riuscire a garantire maggiore governabilità. Al contrario: le ultime leggi elettorali hanno allargato in modo preoccupante la frattura tra i rappresentanti e i rappresentati generando astensione, allontanamento, indifferenza, perfino rancore.

In altre parole oggi c’è una caduta preoccupante della credibilità del parlamento e dei parlamentari, che al contrario hanno nella nostra Costituzione un ruolo fondamentale. Ruolo che oggi non svolgono perché subalterni ai capi partito ed ai governi.

Qui è un fondamento della nostra democrazia costituzionale. Qui è il punto più preoccupante oggi e per questo non consideriamo concluso il nostro compito.

Una nuova legge elettorale coerente per Camera e Senato, fondata su una forte impronta proporzionale e sulla possibilità per i cittadini di scegliere direttamente i parlamentari, resta un obiettivo da realizzare.

Dall’ assemblea del 24 giugno è già partita una campagna di iniziative su legge elettorale ed altri obiettivi per contribuire a realizzare principi essenziali previsti nella Costituzione della nostra Repubblica.

Per realizzare questi obiettivi avremo ancora bisogno del vostro sostegno concreto.