8ottobre 2016 da Sara M. e Eleonora S.
Noi ragazzi della classe 2°B della scuola E.Cozzi di Crespina, durante le vacanze estive, abbiamo letto “Il Diario Di Sunita”, scritto da Luca Randazzo, con l’intenzione di donare i soldi ricavati dalla vendita ai bambini che non possono andare a scuola. Infatti i diritti d’autore di questo libro verranno usati per sostenere il diritto allo studio di Sunita e di altri bambini come lei.
La protagonista è Sunita, una bambina Rom di 10 anni che vive in Italia con i suoi veri genitori in un campo nomadi, ma dal lunedì al venerdì viene ospitata da quelli “adottivi”, Luca e Clelia, due pisani con due figlie, per permetterle di andare a scuola. Sunita è una bambina giocherellona, vivace e un po’ dispettosa. Dalla lettura del diario emerge la sua grande determinazione. Lei, come altri bambini stranieri, deve adattarsi alla sua nuova vita insieme a persone italiane, deve andare d’accordo con le nuove sorelle e imparare nuovi “rituali” come lavarsi ogni sera, mangiare le verdure, e andare a dormire presto.
Questa è una frase che ci ha colpito e ci ha fatto sorridere. È una frase divertente che bisogna un po’ immaginare…:
“la maestra controlla se scriviamo, ma non sa cosa scriviamo!”
Sunita scrive questa frase nel diario perché a lei non piace scrivere, ma non è sempre così, perché in realtà tiene molto alla scuola, infatti riesce, con grande impegno, a recuperare un anno scolastico perso. Si consiglia di leggere questo libro a ragazzi della nostra età, anche a persone che non amano molto la lettura, perché è una storia breve, divertente e scorrevole, scritta con lo stile semplice e diretto di una bambina di 10 anni.