Il sindaco di Livorno critica l’operazione Asa-Liri. Sinistra Italiana: “che siano chiarite le responsabilità personali”

Partecipate pubbliche: il sindaco critica l’operazione Asa-Liri

5luglio da Costa Ovest

“Nei prossimi 7 anni i cittadini di Livorno dovranno versare ogni singolo giorno 15.655 euro per saldare il debito contratto da Asa tra il 1996 e il 2003. Dieci centesimi al giorno per ciascuno di noi, neonati compresi, che vanno a sommarsi ai 7.259 che abbiamo già versato ogni giorno negli ultimi 14 anni. Tutto questo per permettere ad Asa di ingrassare, alla politica di rafforzare il proprio controllo sulla città e ai privati di entrare in una società dell’acqua interamente ripulita”.

Il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, sintetizza così gli effetti che il percorso di privatizzazione di Asa ha avuto sulla città di Livorno e sul portafogli dei cittadini. Lo ha fatto in una conferenza stampa questa mattina in Comune, e in un resoconto inviato ai quotidiani, titolato: “Asa-Liri, la grande abbuffata”. E con questo sommarietto: “Nel 2004 l’azienda dell’acqua è stata privatizzata, ma prima ha scaricato sui livornesi il peso di 45 milioni di euro di debiti. Che sono quasi raddoppiati a causa di un derivato tossico occulto”.
“Avevamo promesso che avremmo aperto i cassetti per denunciare le magagne fatte dai nostri predecessori in città – ha detto il sindaco -. Non abbiamo avuto bisogno di scovare documenti segreti: è tutto lì, scritto nero su bianco nei verbali e nei bilanci delle due aziende, Asa e la Liri, nata a luglio 2003 per prendere il controllo della rete del gas e trasformata in bad company, caricandola di debiti da lasciare in eredità ai livornesi. Il caso Asa Liri è una Aamps due. Con AAMPS abbiamo fatto un piccolo miracolo, con ASA invece siamo arrivati troppo tardi per riprendere in mano la situazione in tempo”.
Il comunicato così prosegue. “Asa, storia di un indebitamento.Nel 2003 Asa è un’azienda interamente pubblica a serio rischio default, con oltre 50 milioni di euro di debiti, di cui 48 milioni nei confronti dei fornitori, delle banche e nei confronti del Comune stesso”.
“A creare questo debito – ha sottolineato Nogarin – è stata sopratutto l’Amministrazione Comunale che tra il ’95 e il ’97 ha scaricato su Asa l’organizzazione di alcuni servizi, dall’illuminazione pubblica al pronto intervento sulle strade, senza vigilare sulla gestione. Per svolgere questi servizi, Asa ha creato una galassia di 20 società controllate, con conseguente moltiplicazione dei costi, degli incarichi dirigenziali e delle spese per il personale. Tutti profili pagati, mediamente, il 30 per cento in più di quanto vengono pagati i pari ruolo in Comune”.
Il finanziamento ponte e la nascita della Liri.
“Per ripagare i debiti, il 23 marzo 2003 Asa sottoscrive un finanziamento ponte da 49.750.000 euro con Dexia Crediop e si impegna a coprirlo attraverso l’emissione di obbligazioni, che non vengono però mai emesse. Il 25 luglio, il Comune crea la Liri (Livorno Reti e Impianti spa), in cui conferisce il patrimonio di Asa, le reti sia del gas che del servizio idrico integrato, gli impianti, i macchinari e in cui finisce anche il prestito ponte contratto con Dexia e Banca Opi (Intesa). Il 30 dicembre, un giorno prima della scadenza, Liri rimborsa il finanziamento accendendone un altro da 45,5 milioni di euro rimborsabile in 25 anni.
Il derivato tossico e il ricorso al Tribunale
“Nel 2013 Banca Intesa comunica alla Liri che all’interno del finanziamento contratto nel 2003, è presente un derivato tossico capace di generare interessi pesanti sul debito: nell’ultimo semestre il tasso nominale annuo è arrivato al 5,85 per cento”.
“In 14 anni – ha evidenziato Nogarin – abbiamo saldato 14 milioni di euro più 28 milioni di interessi. Da qui al 2023 dovremo saldare altri 31 milioni di euro più oltre 10 milioni di interessi. Il tutto con i soldi dei cittadini. Appena abbiamo messo piede in Comune, abbiamo preteso che la situazione venisse affrontata diversamente”.
“La società ha intrapreso, con estrema decisione, un percorso finalizzato all’ottenimento di migliori condizioni – spiega il liquidatore della Liri, Maurizio Paponi – ma vista la posizione di chiusura degli istituti di credito ci siamo rivolti al tribunale di Roma chiedendo l’annullamento del derivato inserito nel contratto di mutuo, l’annullamento del contratto di opzione e della relativa commissione di estinzione anticipata. E abbiamo chiesto la condanna al risarcimento del danno subito”.
La privatizzazione
“Il primo luglio – si aggiunge nella nota – del 2004 la giunta comunale ha approvato il contratto di investimento per la cessione del 40 per cento delle quote di Asa Spa alla cordata vincitrice del bando AMGA spa, che poi diventerà Iren, per un totale di 9,2 milioni di euro. Il socio privato si trova per le mani un’azienda snella, senza più un patrimonio immobiliare da gestire e soprattutto senza debiti.
Nel frattempo il Comune investe 5 milioni arrivati da Asa, per ricapitalizzare l’Aamps, e decide di destinare il resto all’acquisto del 40 per cento delle quote pubbliche, finite in mano agli altri Comuni della zona. Ma questi ultimi si rifiutano, visto che il Comune di Livorno valuta le loro azioni 8,1 euro, quasi 2 euro in meno rispetto a quanto aveva venduto”.
“Questa vicenda – ha concluso il sindaco – è uguale e precedente a quella di Aamps: negli anni passati le amministrazioni, pur di mantenere i conti del Comune in regola, non hanno esitato a utilizzare le municipalizzate come bancomat, spolpandole, riducendole sul lastrico, utilizzandole come strumenti di consenso e infine vendendole, ripulite, al miglior offerente. Noi invece stiamo provando a salvarle: con Aamps ci siamo riusciti. Ora stiamo seguendo un’altra strada per provare a limitare i danni fatti con Asa”.

5luglio 2017 da Sinistra Italiana, Livorno

“La Federazione di Sinistra Italiana di Livorno chiede con forza un esercizio di trasparenza che non si fermi ad un generalizzato atto di accusa, ma chiede che siano chiarite le responsabilità personali della gestione economica e debitoria di Asa in virtù di tutti gli atti ufficiali assunti a livello istituzionale dall’inizio di questa disarmante vicenda che finirà con il ripercuotersi ancora una volta sulla testa dei cittadini livornesi”

“Sorprende l’attesa nel dare corpo solo ora alla questione che era nell’aria da tempo, ma con fiducia attendiamo a breve un approfondimento nella speranza che non si tratti di un atto di mera propaganda per guadagnare consenso. Per questo incitiamo l’Amministrazione ad approfondire e rendere pubblici gli atti. In virtù della linea programmatica che sta assumendo Sinistra Italiana, riteniamo che i cittadini livornesi meritino molto più di questo”.

Dal profilo facebook Filippo Nogarin Sindaco di Livorno

“Avevamo promesso che avremmo aperto i cassetti dell’amministrazione livornese e tirato fuori le magagne peggiori. Ci siamo imbattuti in una storia che i cittadini di Livorno, e non solo, devono conoscere dall’inizio. Una storia di milioni di euro di soldi pubblici gettati al vento e che racconta in che modo sono state gestite le società partecipate in questa città per anni. Anche prima che scoppiasse il caso Aamps”.

“Abbiamo dichiarato guerra alle banche che nel 2003 hanno fatto sottoscrivere all’amministrazione comunale di Livorno un mutuo per ripianare il debito della società che gestisce il servizio idrico, dentro il quale era nascosto un derivato tossico occulto. Per la prima volta il Comune ha deciso di ricorrere al tribunale per evitare ai cittadini livornesi di pagare oltre 20 milioni di euro in più per l’inefficienza e la scarsa attenzione della vecchia classe dirigente. Che prima ha mandato Asa, la società dell’acqua sull’orlo del default, poi l’ha privatizzata scaricando i debiti sulla collettività. Una vergogna che abbiamo deciso di combattere e non ci fermeremo”.

Video: https://www.facebook.com/nogarin.pubblica/videos/1450287278361261/

“I livornesi hanno il diritto di sapere la verità su come sono state gestite le partecipate. Abbiamo scovato altri 50 milioni di debiti in ASA, e un derivato tossico scaricato sui cittadini”.

Video: https://www.facebook.com/nogarin.pubblica/videos/1450287278361261/

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