
La SLC Cgil insiste nel richiedere soluzioni per gli 8 lavoratori del Caprilli e chiarimenti sul futuro della struttura, oggi abbandonata.
22settembre 2016 da Beppe Luongo – Slc Cgil Provincia di Livorno
Risale al mese di luglio la richiesta di convocazione della terza commissione del Comune di Livorno,che dopo molti solleciti è stata messa in agenda per il 28 settembre. Purtroppo le peggiori previsioni circa il destino dell’Ippodromo Caprilli di Livorno e dei Lavoratori si stanno avverando:
“abbiamo denunciato da anni e con forza, tutti i rischi che si andavano palesando circa la deriva che la questione Caprilli poteva assumere e stava assumendo, sempre sperando di sbagliarci e richiamando al senso di responsabilità chi aveva e ha la possibilità di produrre atti concreti per la soluzione dei problemi, i quali ora rischiano di andare in cancrena, apparentemente dimenticati da tutti”.
“Dallo scorso mese di luglio si è delineato, esattamente, lo scenario attuale: stato di abbandono della struttura e dell’area, prospettiva zero per gli 8 lavoratori e crescenti difficoltà per gli Operatori e i cavalli che sopravvivono in un clima di assoluta incertezza”.
“Il 12 luglio scorso, abbiamo richiesto che almeno se ne discutesse in sede istituzionale- è un fatto che il Caprilli era ed è una proprietà della Città di Livorno- affinché nessuno possa mai dire, adesso e per il futuro, come per il passato, che non ne sapeva nulla”.
“Per essere chiari e fino in fondo precisi: dal 12 luglio 2016 abbiamo avanzato, per l’ennesima volta, la richiesta di Convocare la Commissione 3- Permanente per la trattazione delle crisi occupazionali, più volte sollecitata dal sottoscritto e dagli interessati, con la volontà di capire:
- -quali prospettive di lavoro, concreto e necessario, ci possono essere per questi lavoratori.
- Quale scenario si prospetta per la ripresa di attività produttive nell’Area del Caprilli, Ippodromo compreso?
- Quali impegni si intendono assumere?
Di certo sotto il cielo di Livorno di questo anno 2016, in attesa di rivedere il sole, continueremo a chiedere e perseguire soluzioni concrete ai problemi drammatici del lavoro e dei lavoratori e delle lavoratrici. E ciascuno dovrà farsi carico della propria parte di responsabilità”: