La manovra varata dal Governo Monti nel 2011 salverà le casse dello Stato ma rischia fortemente di affondare i comuni italiani che dovranno sobbarcarsi circa il doppio delle spese che sostengono per la contribuzione dei servizi per le persone con redditi bassi. Gli attivisti del movimento Articolo 32 lanciano un grido di allarme
Dallo scorso 8 febbraio è entrato in vigore il nuovo regolamento dell’Isee, riforma varata dal governo Monti per far recuperare denaro allo Stato modificando i parametri di calcolo dei redditi e quindi delle agevolazioni da elargire ai cittadini.
In pratica nel conteggio dell’Isee i cittadini dovranno dichiarare anche gli eventuali assegni di accompagnatori erogati solamente in casi particolari, e saranno calcolati come reddito alzando quindi il rischio di esclusione da parte di questi cittadini dalle fasce protette, oltre che le soglie saranno innalzare oltre al doppio rispetto ai parametri precedenti.
In questo modo i comuni dovranno pagare molto di più la compartecipazione alla spesa della rette per le persone non autosufficienti economicamente – afferma gli attivisti – per questo vogliamo a livello nazionale presentare un ricorso al Tar del Lazio per dimostrare l’anticostituzionalità del provvedimento”.