La pace a Livorno riprende il suo cammino

17gennaio 2016 da Marcello Lenzi, Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra

La Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra, in occasione della conferenza stampa di lunedì 16 gennaio, tenutasi presso l’associazione RoArt, ha donato al Comune di Livorno i due dipinti realizzati nel mese di agosto 2016 rispettivamente dagli artisti del Premio Rotonda il giorno 9, nel corso dell’evento in memoria del bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki del 1945, e il giorno 28  dai bambini presenti all’evento organizzato dal DES (Distretto dell’Economia Solidale).

Alla conferenza hanno partecipato l’Assessore alla Cultura Francesco Belais che ha seguito fin dall’inizio questa iniziativa della Rete e una dozzina delle associazioni che aderiscono alla Rete. I due dipinti saranno collocati a cura del Comune in luoghi idonei alla visione da parte dei cittadini nelle prossime settimane. La Rete apprezza la sensibilità al tema della Pace e la continuità dimostrate dall’Assessore che si è impegnato a mantenere alta l’attenzione sui temi che stanno a cuore alla Rete, a partire dalla questione del Piano di Sicurezza per l’emergenza nucleare previsto dalla legge per il nostro porto che è uno degli 11 abilitati all’attracco di naviglio a propulsione atomica e alla movimentazione di materiale atomico.

Nel confronto che è seguito all’atto di donazione Franco Busoni, promotore ed animatore della Rete, ha lanciato anche l’idea di un Giardino della Pace a pianta pentagonale da realizzare in uno spazio cittadino in modo da renderne visibile nel tempo l’aspirazione dell’umanità. E’ stato sottolineato come ciò sia in sintonia con la storia di Livorno già Porto Neutrale e Città delle Nazioni che fin dalle “Leggi Livornine” ha sottolineato la propria vocazione alla tolleranza ed al rispetto di culture varie tanto da esprimerla nel motto Diversis Gentibus Una.

Si è annunciata inoltre la necessità di riprendere la mobilitazione su temi colpevolmente tralasciati negli ultimi anni e che sono tornati drammaticamente di attualità. Fra questi la legge di iniziativa popolare presentata in Parlamento e lì sparita in qualche cassetto. Furono raccolte, era il 2006, oltre 50.000 firme per la riconversione a scopi civili delle basi militari straniere fra cui, ovviamente Camp Darby.

Si è anche sottolineato come la situazione internazionale  riproponga la questione del superamento della Nato che  non risponde più agli scopi da guerra fredda che ne motivarono l’istituzione. Si è anche ribadita la validità della collaborazione della Rete con il mondo dell’arte già sperimentata l’anno passato e che è stata ribadita da Paola Turio e da Antonio Cristiano a nome della RoArt. In conclusione, nel 2017 la Rete promuoverà nuove iniziative per sviluppare informazione e partecipazione intorno al binomio guerra\pace e dare maggiori possibilità di successo all’attuazione dell’art. 11 della Costituzione aggirato da troppi dei governi italiani.

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