La strada o l’occupazione. Nuclei familiari con minori occupano il vecchio deposito dell’ATL in via Carlo Meyer a Livorno

Sono circa una ventina di nuclei familiari con minori, che alle dieci di domenica mattina, in assenza di alternative hanno deiso di occupare il vecchio deposito dell’ATL in via Carlo Meyer a Livorno

14 aprile 2016 di G.B.

Image and video hosting by TinyPicEntro dentro per verificare l’accaduto, sono in riunione e tutti si danno delle regole per rispettare la struttura.

Ancora sprovvisti di bandiere e striscioni a sostegno dell’ennesima occupazione, continuano a discutere coscienti del fatto che comunque si tratta di una situazione provvisoria e emergenziale, per dare tempo all’Amministrazione comunale di considerare possibili alternative.

Image and video hosting by TinyPicSi tratta comunque di una struttura inutilizzata e in attesa di una destinazione d’uso, ma, il punto è che l’Amministrazione comunale, insediata ormai da due anni, risulta del tutto impotente alla domanda crescente di dare un tetto a chi perde il lavoro e non può più permettersi un affitto a costo di mercato. Sono ormai migliaia i lavoratori che si trovano alla disperazione a causa della crisi e della perdita del lavoro e, a distanza di sei mesi non si è stati in grado di assegnare temporaneamente neanche i venti alloggi del blocco alla Chiccaia. A questo punto non ha neanche più senso lo scaricare le responsabilità sulla Giunta precedente.

Non si riesce più neanche a garantire casi limite, come agli anziani invalidi a rischio di sfratto, nel mentre speculatori e palazzinari continuano i loro affari, nel loro libero mercato, nella libertà di continuare a cementificare oltre il volume necessario al dato demografico.

  • La Circoscrizione 3 è in procinto di essere venduta ai privati.
  • L’area verde degli orti urbani è a rischio di essere spazzata via dal cemento, ed è solo grazie alla resistenza determinata dei residenti che la CLC (cooperativa lavoratori delle costruzioni) non è ancora riuscita ad entrare all’interno dell’area con le ruspe.

In buona sostanza, in assenza di qualsiasi alternativa alla strada, queste le rivendicazioni dei Comitati e Sindacati Inquilini:

  • Che tutti gli immobili pubblici in disuso (palazzi, cantine, alloggi) siano adibiti ad emergenza abitativa o restituiti ai cittadini per attività sociali e di quartiere attraverso l’auto recupero (unico modo per superare i limiti imposti dalla mancanza di risorse economiche).
  • Blocco immediato di qualsiasi vendita di immobili o aree pubbliche a partire dalla Circoscrizioni.
  • Tutela e garanzia di continuità degli Orti Urbani di via Goito, con l’apertura di un confronto pubblico e trasparente sul futuro di quell’area, a simbolo testimone di un diverso e possibile assetto urbano, a misura dei residenti e non delle speculazioni affaristiche.

abitare

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