OLT e allarmi meteo: da riflessioni e commenti in rete sembra emergere che sorveglianza e controllo dipendono dal solo radar, che di certo non può intervenire, pertanto sarebbe il minimo conoscere, in caso di emergenza, chi e con quale Piano/mezzi di sicurezza si pensa di poter intervenire e se esiste un Piano di evacuazione.

fotoE’ stata fatta ultimamente una riunione in Capitaneria di Porto sulla questione sicurezza del rigassificatore, in merito i vigili del fuoco, considerati i sempre più frequenti allarmi meteo che caratterizzano la nostra costa, hanno messo in evidenza i punti di criticità sulla sicurezza.

Praticamente irrilevante anche la funzione dell’LNG GUARDIAN, che in casi di emergenza meteo, ha dovuto sempre rifugiarsi al largo della Gorgona non essendo in grado di tenere il mare quando e’ troppo mosso: Traccia della nave di supporto della Olt: nella giornata del 8 luglio ’14 La Guardian si trova fuori zona di circa 30 km dalla FSRU e oltre Viareggio, per altri invece sembrava che si fosse riparata a ridosso dell’Isola Gorgona. Controlla il traffico navale: https://www.marinetraffic.com/it/

LNG_GUARDIAN (1)Questa nave di monitoraggio, addetta alla sicurezza è stata pensata e fatto costruire appositamente dai cantieri spagnoli Gondan Shipyard per operare a supporto del rigassificatore di Livorno, in base al contratto siglato nell’aprile 2010 tra OLT Offshore LNG Toscana (la società partecipata da Iren/E.ON che gestirà il terminal offshore) e la compagnia labronica (S2S n.17; 23/2010), costruzione finanziata con una linea di credito di 10 milioni di euro, dalla Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, assistita nell’operazione dello studio legale Watson, Farley & Williams (S2S n.27/2010).

Nel concreto, al di là della propaganda di rito, emerge che sorveglianza e controllo dipendono dal solo radar che, in effetti scandaglia e monitora la zona ma di certo non può intervenire, pertanto sarebbe il minimo conoscere, in caso di emergenza su eventuali rischi di sicurezza, chi e con quale Piano e strategie si pensa di poter intervenere e inoltre, esiste un “Piano di evacuazione” che possa dare adeguate garanzie?  Se, cioè in occasione di forti marosi accade qualcosa sul rigassificatore (incendi, rotture, feriti o anche un semplice malato che ha bisogno urgente di cure) e se, come sembra di capire, non esiste un modo di intervenire dal mare esistono le condizioni per un intervento dall’alto, come ad esempio l’uso di elicotteri? E se, ne esistono in numero sufficiente e a disposizione nel momento di preannunciato allarme? Inoltre, questi elicotteri fino a che condizioni estreme possono operare?

elicottero (1)Al fine di assicurarsi la reperibilità di elicotteri, in qualsiasi momento e con tempi emergenziali, tutte le Aziende consapevoli, in tutto il mondo, fanno accordi con privati, ai quali pagano una quota annuale, avendo come contropartita la certezza del mezzo qualora ve ne sia bisogno. Ma un contratto di questa natura esiste? Hanno ragione quei vigili del fuoco che vorrebbero essere garantiti, in previsione di un loro possibile e doveroso intervento, con Piani e metodiche precise, di poter essere supportati dalle necessarie difese, anche di mezzi adeguati ma di cui OLT & c. sembrano trovarsi sprovvisti. In questo caso, deve essere chiaro che (auguriamoci ce ne sia mai bisogno), non potremmo chiamarli “salvatori della patria” ma casomai “salvatori dei conti OLT & c.

bolletta gasSe questa e’ la situazione, possiamo tranquillamente affermare che per fortuna non stanno lavorano e possiamo confidare nella speranza, che la zona bombolone, rimanga un luogo tutelato, piuttosto che zona a rischio sicurezza, a cielo e mare aperto.

Questo anche sapendo che le spese di questo insensato progetto le continueremo a  pagare con le nostre bollette, ma tuttavia consoliamoci con il detto popolare; “la salute e la sicurezza non hanno prezzo!”

B.G.

 

 

COMMENTO: spedito via mail.  Riguardo al Guardian, 

I supply vessel hanno prue alte e poppa bassa proprio per agevolare le operazioni ‘’tecniche’’, non sembra una barca studiata per i mari del nord Europa ma più che sufficiente in Mediterraneo.
Gabriele

 

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