1settembre 2014 di S.L.
I fatti risalgano alla scritta comparsa sulla scalinata del Duomo di Livorno nella notte tra il 23 e il 24 agosto (cosa su cui decidemmo di non dare alcun commento, non ravvisandovi alcuna notizia). Individuato il presunto responsabile, è stata inoltrata all’autorità giudiziaria, la segnalazione per il reato imbrattamento di cui all’articolo 639 comma 2 del codice penale, aggravato dal fatto di averlo commesso su cose di interesse storico artistico.
Gli organi di informazione si sono subito apprestati a sottolineare l’età avanzata e il fatto che, secondo quanto accertato dalla polizia, la persona indagata non risulta essere legata a movimenti antagonisti o a formazioni estremiste, cioè in sostanza…. Meraviglia! Non è un giovane e manco è di sinistra! Si infatti questa sembra essere la notizia.
Non entrando, ovviamente, nel merito della vicenda, ancora oggetto di accertamenti, tantomeno nel giudizio sul movimento di Hamas (irrilevante se riferimento a questo fatto) vogliamo solo stigmatizzare come l’informazione tenda a strumentalizzare e sfruttare anche il più minimo e banale episodio, con lo scopo di produrre e sedimentare quella cultura del pensiero unico dominante, a cui tutti dovremmo adeguarci. Infatti, che centra l’età e/o l’appartenenza politica con una reazione (giusta o sbagliata che sia) ispirata da una sensibilità tutta individuale, semplicemente come persona, rispetto ad atti e comportamenti ritenuti umanamente inaccettabili come ad esempio è stata l’aggressione a Gaza. Bene, no forse male, forse la notizia e il messaggio da dover far passare è proprio questo, cioè del doversi meravigliare di un gesto magari maldestro ma, individuale e privo di etero determinazione e di logiche complottiste, anti Israele.
Peccato poteva essere uno scoop giornalistico, nel caso l’indagato fosse risultato essere militante di sinistra, pensate quanto si sarebbe potuto speculare dopo le sue ammissioni, dopo che ha dichiarato di averlo fatto come protesta contro le polemiche relative alla rimozione dello striscione esposto, nel corso della manifestazione di “Effetto Venezia”, a denuncia dell’operato di Israele.
Niente da fare e per questa volta dobbiamo accontentarci della non notizia del Signor Meravaglia!
