Napolitano (il nuovo che c’è sempre stato) rievoca vecchie pratiche politiche, per mettere al riparo Renzi/Berlusconi. Lo stop ai dissidenti che contestano i rischi di autoritarismi, insiti nella controriforma del nuovo assetto istituzionale e nelle modifiche della seconda parte della Costituzione.

22luglio 2014 di Silvio Lami

napolitanoAncora una volta Il Presidente Napolitano scende in campo a difesa del politicamente indifendibile, cioè del Patto del Nazzareno, lo fa dalla cerimonia del Ventaglio (il tradizionale rito al Quirinale in vista della chiusura dei lavori parlamentari per la pausa estiva), che dire? Sarà l’età, ma questa volta ci va giù duro e senza neanche un minimo di diplomazia, sobrio nella forma e nello stile, ma deciso nell’attacco diretto a quanti insistono a voler usare il Parlamento come luogo di confronto e mediazione, ma anche di conflitto con l’uso dell’ostruzionismo. Un incredibile atteggiamento da monarca che ci riporta con la memoria ai tempi di Cossiga.

L’espressione del dissenso verso le modifiche costituzionali in atto, in sostanza per Napolitano, è il dettato di una sorta di pregiudizio funzionale solo ad agitare sospetti, insidie su macchinazioni di autoritarismo, insomma un’estremizzazione ingiusta e rischiosa, quasi a dire complottista.  “La riforma dell’assetto parlamentare non è meno importante delle riforme del mercato del lavoro e della spesa pubblica. Il bicameralismo paritario va superato, è una anomalia tutta italiana” -ha detto Napolitano – E poi – “La discussione sulle riforme è stata libera, non c’è stata improvvisazione o improvvida frettolosità, le ostilità alle riforme costituzionali, sono dettate da una pregiudiziale diffidenza e contestazione nei confronti di parti politiche nel campo opposto”. Ma nel contempo, sempre nel suo intervento, torna a chiedere uno sforzo a tutte le forze politiche per sciogliere i nodi rimasti sul tavolo e ricercare di un’ampia convergenza politica in Parlamento.

Di fatto, la discussione sull’impianto del nuovo assetto istituzionale e sul sistema elettorale sembra chiusa, blindata nell’accordo Renzi/Berlusconi (salvo piccole cose marginali), un pacchetto prendere o lasciare come si è potuto evidenziare nel confronto Renzi 5stelle: http://www.pisorno.it/diretta-streaming-dellincontro-tra-pd-e-m5s-alle-15-nella-sala-del-cavaliere-di-montecitorio-le-delegazioni-dei-due-partiti/

napolitano.Chi ha interesse a portare avanti queste ricette politiche di UE-BCE-FMI è cosciente che devono essere fatte velocemente, fintanto che l’attuale situazione politica glielo consente, ulteriori contestazioni o quant’altro ne ritardasse la realizzazione potrebbe pregiudicare, ancora una volta, l’esito della riforma nella seconda parte della Costituzione e questo è quanto teme il nostro Presidente.

Ma All’orizzonte ci sono già altri obiettivi su cui Napolitano è sembrato ottimista, come ad esempio la riforma della giustizia, probabilmente con un sistema legislativo fatto di nominati, liberato dalle rappresentanze sociali e al riparo dalla democrazia del conflitto, sarà tutto più semplice, per i poteri forti, trovare accordi normativi a loro favorevoli (giustizia compresa). http://www.pisorno.it/il-patto-del-nazzareno-val-bene-una-sentenza-mubarak-lo-zio-presunto-di-ruby-non-poteva-sapere-che-berlusconi-silvio-era-maggiorenne-la-giustizia-ad-orologeria-questa-volta-ha-funzionato/

Per quanto attiene alla fine anticipata del suo mandato da Presidente è stato chiarissimo, la decisione appartiene solo a Lui e nonostante l’età, al momento è, e resta concentrato sull’oggi “…E ho innanzitutto ritenuto opportuno e necessario garantire la continuità ai vertici dello Stato, nella fase così impegnativa nel semestre italiano di presidenza europea”.

Adesso non resta che osservare, quali saranno le ricadute politiche del messaggio di Napolitano in aula, l’unica cosa certa è che il Patto del Nazzareno deve necessariamente passare. Considerato che, per una riforma di questa natura non è consentito il ricorso al voto di fiducia, è già iniziato il rito della minaccia sull’eventualità delle elezioni anticipate (temute da molti parlamentari e senatori che sanno di non poter essere rieletti), se neanche questo porterà a miti consigli, resterà sempre lo strumento della ghigliottina, tanto vergogna in più o in meno, ormai chi ci fa più caso!

Video: cerimonia del Ventaglio:

http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Video&key=3369&vKey=3878&fVideo=4

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