
Piano regolatore del porto. I miracoli del “cambio” a Livorno!
L’Osservatorio Trasformazioni Urbane Livorno ritiene che lo strumento urbanistico vigente debba essere difeso! Quel piano per intero, compreso le scelte urbanistiche che definivano la messa a valore delle ex aree del cantiere navale, disegnando un porto turistico nel mediceo.
9dicembre 2014 da Forum Ambiente Territorio Circolo SEL Livorno
Complimenti, evidentemente non è mai troppo tardi. Certo viene da chiedersi se di considerazioni urbanistiche si tratta: per esempio, come è possibile criticare il piano sulle riparazioni navali e difendere il porto turistico nel mediceo, ovvero subito adiacente. Si pensa che lo sviluppo della città sia nel ramo assicurativo, vista la mole di danni alle imbarcazioni da diporto che inevitabilmente questa attività provocherebbe?
A parte gli scherzi, SEL non ritiene che questo PRG sia il migliore di questo mondo ma crediamo irresponsabile, figlio di una cultura dell’autonomia della politica spinta alle estreme conseguenze, non considerare che la variabile tempo non è ininfluente. Scelte che hanno senso oggi, potrebbero essere un semplice sperpero di denaro tra qualche anno e per questo crediamo che le scelte del Piano debbano essere recepite nel piano della città perché a fronte della crisi, non solo di Livorno, la valorizzazione dell’infrastruttura portuale può essere il vero asset dello sviluppo e del lavoro.
Scelte diverse dovrebbero essere messe in campo qui ed ora; con piani precisi e risorse destinate perché la crisi morde oggi, e chi è in difficoltà pretende oggi perlomeno l’individuazione di un percorso di uscita dalla crisi. Con una analisi di cosa è accaduto un po’ più precisa; quando ci si riferisce a scelte dettate dai “portatori di interessi economici” non passa per la testa dell’estensore che per avere un piano del porto c’è stato bisogno di un Presidente di autorità portuale non livornese, non legato al sistema portuale livornese? Si ricorda la teoria della non necessità del piano del Presidente Marcucci o le difficoltà a procedere del Presidente Piccini?
A pensar male a volte ci si azzecca.
Non è che qualcuno vuol conservare questo assetto degli spazi dove tutto passa tra gli accordi tra i soliti noti, che magari di giorno litigano per mettersi assieme la notte? Ci sorge questo dubbio anche per la posizione sulla Darsena Europa. Ma chi difende il vecchio piano della città ha mai guardato le mappe in cui, con posizionamenti diversi, si prevede già una nuova grande piattaforma in ambito portuale? Ma anche per l’accodarsi alla lettura della LRT 65/2014, la nuova legge urbanistica, dicendo che è nata ad hoc per Livorno.
Già dimenticate le critiche contro la vecchia legge che rendeva debole qualsiasi intervento di controllo su scelte scellerate dei comuni?
Che tutto cambi perché nulla cambi.
Parole che comprendiamo dette dal Principe di Salina, che deve difendere interessi consolidati; che riteniamo una bestemmia per chi ritiene necessario cambiare sul serio, visto che ormai i poteri forti hanno trasversalmente condizionato le amministrazioni compresa l’attuale.