Piombino logistic: “nessuno dei lavoratori in CIG, torna al lavoro”

11dicembre  2015 da Gruppo Minoranza Sindacale – Camping CIG, Piombino

Piombino indotto

porto piombinoAspettando di andare a Roma, ieri in assemblea per l’informativa sindacale su  “Piombino logistic” è emerso che, nonostante le promesse (50/ 60 rientri), attualmente nessuno dei lavoratori che sono in CIG, torna al lavoro:

  1. Perché proprio ora parte la logistica quando tutto il resto e’ fermo , gli investimenti non partono, e con questa mossa riaffiorano i dubbi di molti (“condivisi anche dal MISE “ vedi il sole 24 ore  del 17. 05.15  “che agli Algerini interessasse in realtà solo il porto”) ,   Che fine farà  il settore siderurgico (area fusoria) dove sono previsti il numero maggiore dei posti di lavoro? Appare quindi più che mai necessario che la durata delle concessioni delle aree portuali (tanto care a Cevital che l’ha richieste per… mezzo secolo) sia subordinata e graduale, in relazione all’effettivo stato di avanzamento degli investimenti in siderurgia: un modo incisivo di mettere l’azienda di fronte alle proprie responsabilità, che sindacati e istituzioni (compresi coloro che possono vantare un  largo mandato avuto dagli elettori) hanno il dovere di perseguire a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie, dimostrando così di essere diversi  da quelli che vivono nel proprio onirismo.
  2. La volontà dell’azienda di velocizzare la partenza della logistica dovrebbe essere un elemento di pressione del sindacato affinché  si  proceda con gli investimenti (della serie, “una trattativa”,  io do una cosa a te se te ne dai una me). Perché  il sindacato sta solo a guardare?
  3. Comunque così procedendo ,  si fa solo dello ” spezzatino “, (osteggiato, giustamente,  negli anni passati dai sindacati), dello stabilimento dividendo i lavoratori, rendendoli più deboli di fronte alle richieste dell’azienda che nel futuro ,superato l’accordo, potrebbero prevedere anche un ulteriore abbassamento delle condizioni salariali e riduzione dei diritti. A quel punto 160 lavoratori, separati dal resto, potranno contare ben poco.
  4. Sarebbe stato importante far votare i lavoratori per vincolare i sindacati a prendere una posizione corrispondente all’opinione dei lavoratori stessi, almeno per lanciare  un segnale di pressione verso un’ azienda che sta facendo tutto ciò che vuole nel silenzio più assoluto.
  5. Infine, segnaliamo il comportamento del Presidente Rossi che prima promette ai sindacati  di far erogare ai lavoratori, nella busta paga di Dicembre, almeno il 50% del contributo  Regionale,  in arretrato di 7-9 mesi, dovuto ai lavoratori in CDS e poi non mantiene la parola data. Ci domandiamo se sarebbe altrettanto lecito permettersi di non pagare le tasse e le bollette che alla fine dell’anno abbondano.

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