Vertenza Piombino: il 24 marzo tutti a Roma!
5marzo 2017 da Coordinamento art.1-Camping Cig – Lettera aperta a lavoratori, cittadini, sindacati, amministratori, forze politiche
L’ultima relazione del Commissario Nardi lascia poco spazio alle interpretazioni.
Scelte sbagliate, operate dai Governi Renzi e Gentiloni, dall’Amministratore regionale Rossi, dall’Amministrazione locale e avallate da Fim, Fiom, Uilm che hanno consegnato a Rebrab il territorio. La rappresentazione, ben interpretata dagli attori e ben diretta dal regista, è ai titoli di coda.
Non possiamo accettare che questa sia la conclusione di una vicenda che ha visto i lavoratori, ma anche tutti i cittadini, fare enormi sacrifici in attesa della concretizzazione di una illusione alimentata da comunicati entusiastici, da giustificazioni risibili, fino alla proclamazione di Rebrab “uomo dell’anno”, con tanto di premiazione e festino a inviti – inviti ai quali solo noi ci siamo sottratti. Allo stato attuale degli accadimenti, risulta inevitabile che il Ministro Calenda ribalti i termini della questione, non conceda più tempo ad Aferpi e riprenda in mano il destino della fabbrica. Pertanto occorre che la voce del comprensorio arrivi forte e chiara alle orecchie del Governo e, nel giorno dell’incontro a Roma, dobbiamo essere in molti sotto il Mise a rivendicare che i problemi ancora irrisolti, trovino finalmente risposte concrete.
Anche i sindacati, sembrano allo stato attuale, molto indeboliti nel ruolo di rappresentanza delle esigenze dei lavoratori, del Paese e del nostro comprensorio, a fronte del rischio reale di vedere distrutto il comparto siderurgico, dopo averlo svenduto ad uno speculatore, del quale ancora non si conoscono le effettive intenzioni. Pertanto:
- – Basta con gli indugi; se Rebrab è inaffidabile, come affermano i sindacati, se ne deve andare senza alcun onere per i lavoratori né per le casse dello Stato e si cerchino soluzioni alternative.
- – Che siano prorogati, per tutto il tempo necessario, gli ammortizzatori sociali, nonché i termini della legge Marzano in scadenza il 30 giugno 2017 (sempre più vicina), infatti dopo quella data Rebrab avrebbe mano libera.
- – Che si elabori un piano B per il lavoro, e lavoro nuovo per qualità sociale e ambientale, a tutela dei lavoratori indotto compreso, a partire dallo stabilimento.
- – Che vengano avviati immediatamente gli smantellamenti e le bonifiche.
- – Che vengano resi pubblici i documenti secretati, riferiti al preliminare di vendita e al contratto di vendita della fabbrica.
La presenza dei cittadini a Roma sarà indispensabile anche in caso di assenza di Rebrab (cosa che riteniamo molto probabile, chiediamo ai sindacati di organizzare tutti insieme la manifestazione a Roma nel giorno dell’incontro. Notizie di stampa informano che qualcuno lo sta già facendo. Andremo a Roma con chiunque ci andrà. Ci andremo con le molte proposte, i nostri simboli, i nostri slogan. Chiediamo a tutte le forze politiche di sollecitare la presenza assieme ai manifestanti dei loro rappresentanti in parlamento, per poter coinvolgere tutto il mondo politico a lavorare con noi per risolvere la crisi di questo territorio.