Rifondazione Comunista scrive all’Amministrazione comunale di Livorno per chiedere che si recuperi la fruibilità pubblica di un bene tanto caro ai livornesi, e non solo a loro
18luglio 2016 admin
Il porto mediceo di Livorno è stato da sempre, per la sua notevole estensione, la vicinanza al centro cittadino e la presenza di bellissimi siti storici, meta preferita di cittadini livornesi e in questi ultimi tempi anche di turisti, specialmente nelle calde sere estive. Purtroppo stiamo assistendo ad un’interdizione di buona parte di esso, specificatamente della parte più frequentata costituita dal molo Elba e 64, aree demaniali date in concessione alla porto 2000 che giornalmente qui svolge operazioni legate all’imbarco e sbarco di navi da crociera e traghetti, e quindi soggette a normative di sicurezza.
Rifondazione Comunista, certa che la fruizione di questo splendido luogo non possa essere in alcun modo di contrasto allo sviluppo d’importanti e speriamo sempre più crescenti attività, quali quella ricettiva, chiede all’amministrazione che si attivi affinché sia possibile l’accesso a tali aree, anche a livello di singolo molo, quando le attività alle quali sono adibite risulti sospesa.
Certi di una risposta che testimoni da parte dell’Amministrazione Comunale la volontà di valorizzare il bene pubblico e tutelare la ricerca di benessere della cittadinanza.