Si conclude oggi l’edizione hackmeeting 2016 a Pisa, il raduno annuale delle controculture digitali

Image and video hosting by TinyPicL’incontro si svolge ogni anno dal 1998 in una differente città italiana. Il polo Fibonacci di Pisa, il centro nevralgico dell’Università di Pisa, ha ospitato fino ad oggi l’evento di quest’anno a cui hanno partecipato centinaia di persone che hanno popolato hackmeeting 2016, da venerdì pomeriggio in poi

5maggio 2016 admin

Image and video hosting by TinyPicIl polo scientifico è stato teatro di workshop, talks, seminari e momenti di socialità organizzati dalla comunità hacker italiana (e non solo), composta da appassionati di tecnologia, mediattivisti o semplici interessati che si riconoscono nella definizione di hacker che viene usata fin dall’Hackmeeting 2001 a Catania, «chi vuole gestire se stesso e la sua vita come vuole lui e sa s/battersi per farlo, anche se non ha mai visto un computer in vita sua».

In questo senso, la definizione di hacker si riferisce in modo inclusivo ad una questione di metodo. Il denominatore comune delle attività presenti ad Hackmeeting sono un approccio critico e consapevole dei rapporti di forza nella produzione del sapere e lo spirito di curiosità e condivisione che caratterizza quell’etica «Do It Yourself» (DIY) delle controculture underground. Hackmeeting chiama a raccolta tutti quei singoli o quei collettivi che reclamano la libertà di smanettare, di sperimentare, smontare e analizzare i circuiti del proprio computer, così come i processi di produzione e circolazione dei saperi.

Sono state moltissime le iniziative accolte dall’edizione 2016 di Hackmeeting. Per citarne alcune, si può ricordare il talk del gruppo di ricerca Ippolita, che da quasi dieci anni analizza le dinamiche sociali e politiche messe in atto dalla Rete.

  • Recentemente ha pubblicato Anime elettriche, saggio che è stato presentato di fronte a moltissime persone durante la tre giorni e che affronta l’azione delle nuove tecnologie sulla nostra sfera emotiva e cognitiva. Sempre a cura di Ippolita si è tenuto inoltre un laboratorio di autodifesa digitale.
  • Un altro intervento molto partecipato è stato la presentazione del progetto NoBorderWifi della campagna #OverTheFortress, che ha provveduto nei mesi passati a fornire connessione internet ai migranti che erano presenti nel campo profughi di Idomeni al confine tra Grecia e Macedonia. Grazie al progetto di NoBorderWifi è stato possibile permettere a molti migranti di provare ad inoltrare le richieste di asilo, comunicare con le famiglie rimaste nel paese di provenienza o già in Europa e di costruire refugees.tv, una piattaforma di narrazione e inchiesta capace di portare online testimonianze delle condizioni del campo.

internetI disegnatori e fumettisti del festival “BordaFest” sono inoltre venuti a presentare l’edizione 2016 del festival di fumetto indipendente che si svolge da due anni a Lucca in contemporanea con il più noto Lucca Comics and Games, e che ha assunto oramai un’importanza a livello nazionale nella scena fumettistica underground.

  • Tra gli altri talks, si può infine ricordare la presentazione del servizio di streaming autogestito streampunk.cc, un seminario sulla crittografia post-quantistica, la presentazione della piattaforma di crowdfunding per movimenti sociali Firefund.net e un dibattito organizzato da due progetti di scrittura collettiva MAZ e SIC sulle nuove forme di autoproduzione nell’editoria digitale.
  • Non sono mancati inoltre laboratori su questioni di genere e dibattiti su intersezioni tra informatica e biologia (biohacking), e molto altro ancora…

Anche l’edizione 2016 di Hackmeeting è stata attraversata da centinaia di persone e molto partecipata, con moltissime presenze che sono arrivate al polo Fibonacci da fuori Pisa. Il programma di oggi comprende l’assemblea finale in cui saranno tirate le somme di Hackmeeting 2016 e in cui si comincerà a discutere del luogo in cui il prossimo anno si svolgerà Hackmeeting.

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