Strade provinciali, sicurezza a rischio: «Costretti a garantire servizi con risorse insufficienti»

L’allarme del sindaco e presidente della Provincia Filippeschi. Appello ai parlamentari

17luglio 2016  da Provincia di Pisa

 pisastrade«Negli ultimi due anni, a causa dei tagli imposti dalla manovra finanziaria del 2015, le risorse a disposizione degli Enti di Area Vasta, le vecchie Province, per la gestione dei 130 mila chilometri di strade provinciali sono diminuite del 60%. Ma le strade sono sempre le stesse, e la sicurezza non può che risentirne duramente. Tanto che sempre più spesso raccogliamo istanze dei sindaci, proteste di cittadini e siamo costretti a chiudere tratti troppo a rischio, con i conseguenti disagi per il traffico e il rischio d’isolamento di interi territori».

Questo l’allarme lanciato oggi dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi, presidente della Provincia, mentre sono ancora in bilico bilanci provinciali dopo la ripartizione dei tagli imposti dalla manovra finanziaria per il 2016. La protesta di Filippeschi non è isolata, vista la dura la denuncia nazionale fatta dai sindaci, che ormai da due anni con l’entrata in vigore della Legge Delrio guidano gli Enti di Area Vasta senza ricevere alcun compenso.
«L’impossibilità di offrire servizi efficienti – afferma Filippeschi – ha un impatto immediato sulla vita e sulla sicurezza stessa dei cittadini. Per non parlare del danno sconsiderato che si sta facendo al patrimonio viario del Paese, ormai sempre più degradato. Se non s’interviene, il degrado delle strade cresce in modi esponenziali. Il trattamento differenziato fra città metropolitane e province contraddice la Costituzione. Non possono esistere territori di serie A e territori di serie B. I cittadini hanno diritto alla parità di trattamento per la manutenzione stradale, come per quella delle scuole».

«I nostri cittadini – aggiunge Filippeschi – aspettano risposte. Siamo mobilitati e ci auguriamo che già nel decreto legge sugli enti locali, in esame alla commissione bilancio della Camera, si trovino soluzioni mirate e si mettano a disposizione le risorse necessarie a farci governare. Perciò faccio appello ai parlamentari della nostra provincia. Con l’avvio della discussione sulla finanziaria 2017 poi capiremo se il Governo e il Parlamento vogliono permettere ai ragazzi di studiare in sicurezza nelle scuole superiori e a chi percorre le nostre strade di non farlo rischiando per colpa dei tagli imposti dallo Stato».

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