Tempi di crisi tra mobilità urbana e inquinamento, Laura Banchetti: “Piano Urbano della Mobilità Sostenibile o caos?”

“queste linee guida sono rivolte a quanti si occupano  di trasporto urbano e mobilità e ad altri portatori di interesse che vogliono essere coinvolti nello sviluppo e nell’attuazione di un PUMS (piano urbano della mobilità sostenibile)”

21marzo da Laura Banchetti, Rifondazione Comunista Livorno

Ho trovato questo in rete ed essendo  una semplice cittadina non esperta di viabilità, ma preoccupata per me, per i miei concittadini e per il brutto ricordo  che la mia bellissima città può lasciare nella mente di un qualsiasi turista, vista l’attuale e drammatica situazione del traffico veicolare a Livorno ora mi domando:

“l’amministrazione comunale di Livorno cosa ha adottato per far muovere con i propri mezzi i suoi concittadini che devono quotidianamente assolvere l’impegno della puntualità di un rientro scolastico o di un inizio di turno lavorativo, visto che mezzi alternativi pubblici ed idonei a ricoprire tale necessità non ci sono?”

Durante un’assemblea pubblica della scorsa estate riguardante il pagamento dei tagliandi per la sosta nelle Zsc e Ztl e la trasformazione di tutti gli stalli di park in stalli blu e quindi a pagamento, alla mia domanda diretta di una giustificazione nell’adozione di una scelta così impopolare ed ingiusta (visti i tempi di crisi), l’assessore Vece mi rispose che l’obbiettivo da perseguire era la riduzione dell’uso del traffico veicolare privato. Ovviamente il risultato è rispettabilissimo e condivisibile, ma prima di tutto sarebbe necessaria una rete di trasporto pubblico idoneo a soddisfare le esigenze dei livornesi e fondamentale per migliorare la qualità dell’aria che  sta diventando sempre più satura di gas di scarico viste le code giornaliere che  si creano nei pressi dei Quattro Mori, sul Viale Ippolito Nievo e sul Viale Carducci a causa delle scelte sulla viabilità attuate.

Per ora mi fermo qui sperando che svanisca nel nulla il progetto di restringimento del Viale Italia, dato che tali sistemazioni congestionerebbero ulteriormente il traffico.

Penso quindi che prima di rotatorie, semafori e restringimenti vari sarebbe dovuto essere pensato ed adottato un PUMS comprendente anche piccoli mezzi di trasporto pubblico elettrici (gli ormai obsoleti “pollicini” adattissimi  per l’area del Mercato Centrale) o via mare, attraverso battelli adatti al trasporto di visitatori per il centro cittadino ed una rete di piste ciclabili ben pensata e conciliabile col traffico veicolare, che va dal mare ai quartieri più periferici.

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