Trasporto Pubblico Locale: “terremoto giudiziario che rischia di affossare il servizio”

Il ricorso presentato da Mobit contro Autolinee toscane finirà davanti alla Corte europea

Livorno, 30 maggio 2017 da Comune di Livorno

L’assessore alla Mobilità Giuseppe Vece, commenta la sentenza del Consiglio di Stato che ha deciso di sospendere il giudizio d’appello in merito alla gara per l’individuazione del gestore unico del TPL in Toscana, rimettendo la questione alla Corte di giustizia europea.
Il contenzioso ha preso avvio in seguito al ricorso presentato dal consorzio Mobit contro Autolinee Toscane, la società francese che si è aggiudicata in via provvisoria la gara.

Vece: “Il terremoto giudiziario rischia di affossare il servizio. La sentenza del Consiglio di Stato rinvia di almeno altri due anni il termine della gara unica regionale sul trasporto pubblico. Il trasferimento della competenza alla Corte europea e il conseguente allungamento dei tempi rappresentano un vero e proprio terremoto che comporta maggiori spese per tutti i Comuni. Ma ciò che è ancora più grave, è che rischia di affossare definitivamente un servizio che ha bisogno di certezza, di risorse e di investimenti”.
“E’ da due legislature, quasi dieci anni – aggiunge Vece -, che la Regione sta tentando di chiudere questa gara, per ora senza successo. Giunta e Consiglio Regionale sembrano ormai essere in balia degli eventi giudiziari. Come Comune di Livorno ci aspettiamo risposte concrete perché un servizio essenziale come questo non può rimanere così a lungo nel limbo. C’è il rischio che nel 2020 si debba ripartire da zero e questo non è pensabile. Noi daremo a Ctt l’indirizzo di procedere con il loro lavoro senza curarsi di quanto accade nei tribunali: andiamo avanti con le linee notturne dei bus gratis d’estate, per cui abbiamo investito 26mila euro, e andiamo avanti con la riorganizzazione di questo servizio che i cittadini, in particolare grazie all’introduzione delle Lam, sembrano, dai primissimi riscontri, aver cominciato ad apprezzare particolarmente”.

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