Livorno 19 aprile 2016 da #BuongiornoLivorno
Di fronte a certe immagini che circolano in queste ore -immagini di polsi incrociati sventolati in segno di festa- dobbiamo prendere atto che la cultura garantista ha ormai ceduto il passo a un giustizialismo che disconosce i principi fondamentali del nostro ordinamento democratico e, farebbe scattare le manette ai polsi di chiunque sia anche solo toccato dall’ombra del sospetto.
- Possibile che ancora si confonda l’indagine, cioè l’inizio del percorso di accertamento dell’autorità giudiziaria, con la condanna, cioè con i suoi esiti?
- Possibile che si dimentichi con tanta facilità che ogni persona interessata da indagini della magistratura è innocente fino a prova contraria?
- Possibile che non si capisca come questa gogna pubblica a cui un certo senso comune vorrebbe esposti tutti coloro che finiscono sotto la lente degli inquirenti è una violazione dei diritti personali degli indagati e un cattivo servizio reso al lavoro di chi indaga, che miglior favore non può ricevere, dalla politica, che essere lasciato indisturbato a fare il proprio lavoro?
Pare di sì, pare che valga la pena ricordare ancora una volta che a oggi non ci sono condanne emesse ma solo indagini in corso, e che le persone che vi sono coinvolte sono tutte ugualmente innocenti fino a prova contraria, a prescindere dalla parte politica a cui fanno riferimento e da quanto a loro volta sono o sono stati forcaioli e giustizialisti.
Pare che valga la pena ricordare come la politica che si appropria dell’attività dell’autorità giudiziaria e ne fa una bandiera di parte è cattiva politica e rende un pessimo servizio sia a sé stessa sia alla magistratura. Pare che valga la pena invitare tutte le forze politiche a non tradire i principi di fondo dello stato di diritto e a rimanere, nei loro giudizi, sul piano politico: ce n’è abbastanza per essere critici severi sia di chi ha amministrato questa città fino a ieri sia di chi la sta amministrando oggi, e in più occasioni abbiamo duramente denunciato l’inadeguatezza politica delle decisioni prese su Aamps dalla precedente amministrazione come dall’attuale. L’abbiamo fatto e continueremo a farlo senza bisogno di evocare le manette preventive per nessuno.