1° Maggio presidio a Camp Darby, contro l’uso delle basi a compiacenza agli americani

“L’Italia non ha partecipato» all’attacco in Siria” ha dichiarato Gentiloni che ha aggiunto: “in questo caso particolare abbiamo insistito e chiarito” che il supporto logistico che forniamo agli Stati Uniti “non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria”. “L’Italia non ha partecipato” dunque e Gentiloni ha “insistito” e “chiarito”, ma ha precisato anche “in questo caso particolare” delle “azioni direttamente mirate a colpire la Siria”

26aprile 2018 da Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra, Livorno

Sembra che si dimentichi che le basi americane in Italia non hanno uno status completamente indipendente dalla Nato. Esse sono strumentali all’assolvimento dei compiti dell’organizzazione, come si evince dall’articolo 3 del Trattato. Pertanto gli americani non possono farne l’uso che più loro aggrada, come adesso che sono impegnati direttamente o indirettamente in Yemen e Siria e In casa nostra, là dove non fosse sufficiente “insistere e chiarire”, si può esigere e all’occorrenza imporre il rispetto dei trattati.

Il fatto è che la “prassi” vede consentire per pura compiacenza agli americani l’uso delle basi come Camp Darby per fini ben diversi da quelli stabiliti dal Trattato Nord Atlantico, sia come articolo 5 sia come missioni non-Articolo 5, come durante il conflitto iracheno (almeno sei navi militarizzate cariche di armamenti erano alla fonda in rada a Livorno di ritorno dal fronte iracheno la notte della tragedia del Moby Prince)  e adesso in Siria e Yemen, perché questa “prassi” con Gentiloni continua. Da mesi le navi con bandiera ed equipaggio americano della flotta del Programma di Sicurezza Marittima statunitense fanno scalo a Livorno per trasferire da Camp Darby al fronte mediorientale armi, munizioni, veicoli trasporto truppe e da combattimento e altro materiale bellico. La Liberty Pomise è arrivata e partita da Livorno il 9 gennaio, la Liberty Passion è transitata per Livorno il 29 gennaio, la Liberty Pride il 18 febbraio, la Liberty Peace si è ormeggiata il 4 aprile al lato nord del molo Italia, la Liberty Passion arriverà il 9 maggio e la Liberty Promise è attesa per il 12 giugno.

  • Per denunciare quanto sopra esposto,
  • per esigere che sia fermato il traffico di morte dal porto di Livorno,
  • per chiedere che sia fermato il progetto di potenziamento delle infrastrutture di collegamento fra base e porto,

la Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra aderisce al presidio convocato per il 1° Maggio davanti all’ingresso principale di Camp Darby di Via vecchia Livornese n. 788 da Lavoratrici e Lavoratori pisani contro la Guerra, dalle ore 10:30 alle ore 13:00 e promuove un presidio per il 5 maggio in piazza Grande a Livorno dalle ore 17:00 alle ore 20:00.

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