12 marzo contro la “Buona Scuola” del Governo Renzi, giornata di mobilitazione nazionale studentesca

scuolaLa “Buona Scuola” del Governo Renzi e le ragioni di chi sostiene la giornata di mobilitazione nazionale.

11marzo 2015 da lista di cittadinanza ‘Una città in comune’ Pisa

scuola malaeducacionIl Governo Renzi, in continuità con i governi che l’hanno preceduto, si appresta a varare l’ennesima controriforma della scuola che, invece che affrontare e risolvere i problemi causati dai tagli di fondi e personale degli ultimi anni, peggiora ulteriormente la situazione.
La “Buona Scuola” di Renzi, rappresenta un attacco pesantissimo e definitivo alla Scuola Pubblica: i soldi stanziati provengono dal mondo dell’istruzione stessa, senza nessun nuovo investimento in didattica, laboratori e nell’ammodernamento e messa in sicurezza dell’edilizia scolastica.

scuolaSi prevede un impoverimento ulteriore dei lavoratori della scuola a cui viene prolungato il blocco dello stipendio e cui sono tolti gran parte degli scatti di anzianità. Gli insegnanti saranno controllati da presidi-manager che decideranno in maniera arbitraria quali sono i “meritevoli”, determinando lo stipendio e la carriera degli insegnanti che si troveranno a competere tra di loro, con grave danno per la didattica.

scuola pisa3I privati potranno controllare la didattica degli istituti e potranno usufruire di moltissime ore di lavoro gratuito da parte degli studenti. Tutto questo dietro lo spot falso dell’assunzione dei precari: in realtà si prevede la stabilizzazione di una parte sola di essi mentre per tutti gli altri, che hanno portato avanti la scuola in tutti questi anni, c’è il licenziamento.

Per questo motivo, anche la lista di cittadinanza “Una Città in Comune”, sostiene e invita a partecipare alla mobilitazione studentesca nazionale che si terrà giovedi 12 marzo a Pisa e in tante altre città in tutta Italia, e sostiene e sosterrà tutte le iniziative del mondo della scuola e del precariato che si opporranno a questa controriforma che affonda la Scuola Pubblica, mentre riserva ancora milioni di euro alle scuole private, in aperta violazione della Costituzione Italiana.

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