Analisi voto 4 marzo. BuongiornoLivorno risponde a Bellandi (PD)

1luglio 2018 da Valentina Barale, Direttivo di Buongiorno Livorno

L’appello di Federico Bellandi, dirigente renziano del PD, pubblicato su Il Tirreno il 30 giugno, si basa sull’analisi del voto del 4 marzo e, con un notevole sforzo di fantasia, parte da una previsione dello scenario delle elezioni amministrative del 2019 a Livorno, sommando i voti delle liste che potrebbero unirsi a sostegno di un candidato di un centro sinistra molto, molto allargato. Quel candidato, secondo il ragionamento del Bellandi, potrebbe ottenere un buon numero di voti, ma ci si accorge che, comunque, al ballottaggio si riproporrebbe il rischio di un travaso di voti tra 5 stelle e centro destra così alto da portare alla vittoria una delle due formazioni, a discapito della formazione unitaria di centro sinistra.

L’analisi matematica non fa una piega, ma la politica è altra cosa.

  • Ci dispiace rilevare come si continui, nel PD e non solo, a pensare che una somma di voti possa modificare il destino dell’amministrazione cittadina.
  • Ci stupisce anche il fatto che dirigenti del PD propongano soluzioni per la “sinistra” che non passano da una forte autocritica, visto le grosse responsabilità che hanno innegabilmente nell’aver portato l’Italia al punto in cui si trova.
  • Chi vuole cambiare, ma davvero, il futuro di Livorno, deve riuscire a abbandonare prima di tutto un modo di ragionare, ormai vecchio, inutile, superato.
  • Chi vuole che Livorno possa avere la possibilità di rinascere, sfruttando tutte le proprie potenzialità, deve mollare la propria “comfort zone”, le certezze novecentesche, gli scozzi ideologici, le barricate per una bandiera.
  • Chi davvero ama questa città deve valutare un progetto nuovo, di confluenza delle forze sane che qui esistono, deve cambiare paradigma, invertire la prospettiva.
  • Chi ama Livorno deve ammettere che le forze politiche nazionali che qui hanno governato negli ultimi vent’anni, hanno solo fatto passerelle, hanno basato la propria propaganda, hanno portato avanti solo una grande campagna elettorale, sulla pelle di chi invece qui vive, abita, lavora, studia.

Il centro destra, che fortunatamente a Livorno non ha mai governato dal dopoguerra, farebbe lo stesso, e anche peggio, aggiungendo ad un’azione politica prettamente propagandistica, tutte le controindicazioni di una politica destrorsa, vecchia e ottusa. Il nostro obiettivo pertanto non può essere solo quello di battere ai voti la Lega, alleandosi alla cieca in una grande coalizione di centro sinistra. E non sarà il mortifero abbraccio del centro sinistra e di un Pd che continua ad essere parte del problema e non della soluzione.

Il nostro obiettivo deve essere quello di amministrare bene il nostro territorio, valorizzare la nostra città, proporre un nuovo modello economico, creare lavoro e garantire reddito, ridare voce ai livornesi, facilitare la partecipazione, sviluppare la cultura, tutelare i più deboli, integrare gli stranieri, creare posti di lavoro, riprendersi i servizi pubblici, bonificare le zone avvelenate, migliorare l’edilizia scolastica e molto altro.
Per farlo occorre un progetto innovativo, municipalista, moderno e allargato che faccia capire che non saranno le sigle nazionali a tirarci fuori dalla merda in cui ci hanno messo. Dovremo farlo noi livornesi che con quelle forze politiche non abbiamo niente in comune.

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