Azimut Benetti, la Regione convoca il sindacato

Trasferimenti da un sito all’altro, divisione societaria, strategie industriali, futuro degli investimenti, dislocazioni produttive, concessioni demaniali e accordi esistenti

14febbrraio 2018 da Daniela Francesconi, Viareggio

Sono questi i temi su cui Fiom, Uilm e Rsu hanno richiesto la convocazione dell’unità di crisi della Regione Toscana che tempestivamente ha fissato l’incontro per il prossimo Venerdì 16 a Firenze. Le preoccupazioni manifestate nelle scorse settimane dai lavoratori con le ripetute iniziative di mobilitazione trovano quindi ascolto nelle Istituzioni che hanno pensato bene di approfondire le questioni mosse dal sindacato viareggino.

Il fatto che proseguano i trasferimenti un pezzo per volta da Viareggio a Livorno degli uffici che costituiscono i cervello strategico dell’azienda, spiega che la volontà non è certo quella di rafforzare Viareggio, ma semmai di ridurre il tutto ad una vetrina per i clienti privata di ogni capacità manageriale con pochissimi addetti che in futuro potrebbero diventare guardiabarche. Infatti sul porto si giocano altri interessi ed una partita che potrebbe mostrare il cambio di strategia di AzimutBenetti, si ragiona infatti negli ambienti cittadini bene di un interesse a prendere in mano le aree portuali per replicare con un service ad hoc l’esperienza fatta a Varazze dove esiste un centro di rimessaggio di grande rilievo di proprietà dell’azienda. Questo significherebbe in sostanza la fine dell’esperienza produttiva viareggina e l’avvio di un percorso nefasto per il territorio, con una perdita secca dell’occupazione di un migliaio di addetti.

Fatti questi per noi inaccettabili e ai quali bisogna porre tempestivamente un argine, se vogliamo garantire un futuro a Viareggio e a chi lavora direttamente o negli appalti, per conto del maggiore costruttore di imbarcazioni da diporto del mondo. Bisogna chiarire questa situazione prima che sia troppo tardi e portare l’azienda a rendere conto di ciò che sta accadendo, soprattutto nell’interesse pubblico, visto che opera su concessioni demaniali pubbliche. 

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