Con il bacino di acqua di mare nel nuovo porto, il cuneo salino, nei prossimi anni, arriverà sempre di più nell’entroterra.

L’Amministrazione comunale cecinese, doveva chiudere tutti i pozzi urbani, perlomeno dieci anni fa!

Da: Belcari Renzo, Montescudaio Val di Cecina

pozzi

L’amministrazione comunale con ASA, ha annunciato che chiuderà tra un po’ i pozzi urbani. 

  • E’ dal Marzo 1996 (diciotto anni fa!), che ASA, in un suo documento affermava, che avrebbe chiuso tutti i pozzi nell’area urbana, perché inquinati. 
  • Nel  2004, si scoprì che a Poggio Gagliardo e dintorni erano decenni che veniva utilizzata acqua con trielina. 
  • Nel Luglio 2006, si accertò di avere anche pozzi inquinati da cromo esavalente. 
  • Nel Settembre 2006, il Sindaco Pacini (che era anche Presidente di ASA), chiosava,

“…ci vuole un serbatoio di miscelazione, è una priorità “.  A Luglio 2010, l’ USL 6 (Prot. N° 87341), richiamava tutta una serie di inquinanti nei pozzi e che “elevati emungimenti richiamano l’acqua di mare nella falda stessa“.

Adesso con il bacino di acqua di mare nel nuovo porto, senz’altro il cuneo salino nei prossimi anni arriverà sempre di più nell’entroterra. E’ opportuno ricordare, che il cuneo salino, una volta installatosi nelle acque sotterranee, non se ne va più, perché l’acqua dolce gli passerà sopra. Nonostante tutto questo, le amministrazioni, hanno continuato a far cementificare a dismisura  il centro cittadino (e non solo), in presenza già di migliaia di appartamenti e fondi invenduti .

In questi venti anni, il prelievo di acqua dai pozzi urbani, è stato una delle cause del collassamento degli edifici pubblici (Palazzo comunale, scuole, Via Boccaccio, ecc.), i vari siringamenti sotto le fondamenta sono stati solo un palliativo costoso, ma i danni permessi sono ormai  del tutto evidenti. Adesso, in clima elettorale, sono stati accesi  i ‘fumogeni  di distrazione di massa  delle promesse’. Rifondazione Comunista, in data 26/10/2012, presentò un esposto alla Magistratura sulla probabilità di acque inquinate. Sembra che siano state riaperte indagini, e restiamo in fiduciosa attesa che si arrivi a risposte chiarificatrici. Tuttavia, al di là delle indagini, sarebbe di buon senso che le amministrazioni comunali rispettassero gli impegni e le promesse fatte, in tempi compatibili e non in piani ventennali.

Per essere sicuri sulla qualità dell’acqua che beviamo, occorre che l’amministrazione comunale pretenda da  ASA  che venga finalmente costruita una grande vasca di miscelazione, che costa più o meno quante tutte le prebende del consiglio di amministrazione e di gestione e dei dirigenti di ASA, prendono in un anno.

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