Condannati a studiare con profitto, atti di bullismo, contro un coetaneo 16enne

bullismoQuello del bullismo è un problema davvero molto serio e da non dover sottovalutare, quante volte abbiamo appreso notizie  di ragazzi e ragazze stanchi delle prese in giro, degli insulti e delle umiliazioni, quando non vittime di vere e proprie violenze materiali.

2gennaio 2015 di Silvio Lami

Dai dati, di un dossier del Viminale, emerge che il bullismo è un fenomeno in preoccupante crescita anche nel nostro Paese e in particolare nelle scuole, proprio all’interno di quella istituzione che le famiglie sono portate a considerare essere, per definizione, le più protette.

scuole bullismoLe cifre del Rapporto indicano uno scenario certamente non rassicurante, le segnalazioni di atti  di bullismo, commessi da minori su coetanei nel 2013, fino all’agosto 2014, sono stati 2.107 e le previsioni per il prossimo anno ci indicano un fenomeno in ulteriore crescita. Non a caso l’avvio dell’anno scolastico vede la realizzazione del progetto, messo in atto dal Ministero dell’Interno, di un sistema di segnalazione di atti illegali e/o soprusi attraverso un semplice e rapido sms, garantendo che garantisce la pricacy.

stop-al-bullo1L’ultimo atto di bullismo, in ordine di cronaca, è di questi giorni consumato alla scuola Alberghiera di Barga (in provincia di Lucca), la vittima designata, un sedicenne di origine albanese e residente  a Lucca.

Una storia ripetuta quotidianamente su quell’autobus che lo doveva accompagnare all’Istituto Alberghiero, dove era diventato oggetto di derisione, offese e spintoni da parte di cinque ragazzini, di età compresa tra i 15 e i 17 anni e che spesso lo obbligavano a scendere, per fargli fare il lungo percorso a piedi e, se qualche compagno di scuola provava a prendere le sue difese veniva a sua volta minacciato.

L’incubo è terminato quando i genitori del sedicenne sono riusciti a convincerlo a parlare, a raccontare tutti gli episodi, oltre ad esporre formale denuncia ai Carabinieri.

scuola Bullismo1L’ultima parola su questa condizione, ormai non più sopportabile, è stata quella del Tribunale dei Minori che, su richiesta della Procura, ha condannato i 5 ragazzini a dover studiare con profitto e a rincasare entro le 20, ovvio che nel caso non rispettassero questa sentenza, si troveranno costretti, loro mal grado, a rispettare l’obbligo di restare chiusi in casa.

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