Venerdì 14 dicembre presso la Galleria d‘Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” (GAMC) Palazzo delle Muse, Piazza Mazzini – Viareggio
6dicembre 2018 da Demetrio Brandi, www.fondazionemariotobino.it Via di Fregionaia, 692 Maggiano
Il convegno Dalla parte del mare. Tobino e la Versilia nel Novecento presenta i primi risultati di un’ampia e organica ricerca, ideata e programmata dalla Fondazione Mario Tobino, sulle vicende della cultura della Toscana nord-occidentale dall’Ottocento agli anni più recenti: una cultura che, tra Lucchesia, Versilia, Garfagnana, tra Bocca di Serchio e Bocca di Magra, ha visto una fitta serie di rapporti e presenze internazionali, di eccezionale creatività nei più vari orizzonti, dalle arti plastiche alla letteratura al cinema alla musica, alla stessa costruzione del quotidiano.
La maggior parte dei saggi presentati per l’occasione, toccano situazioni e momenti determinanti della storia culturale di Viareggio e della Versilia, di forte rilievo pubblico e di grande risonanza nazionale e internazionale; e tutti offrono un contributo all’approfondimento dell’identità e della creatività di un territorio il cui fascino ambientale è sempre stato sostenuto da un integrale impegno umano e culturale. A cura di Giulio Ferroni – Coordinatore scientifico Marco Natalizi
Questo il programma degli interventi (dalle 9 alle 13)
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Saluti istituzionali e della presidente della Fondazione Mario Tobino, Isabella Tobino
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Franco Contorbia: I grandi giornalisti
Dal 2001 professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di GenovaI suoi interessi di studio si sono particolarmente orientati sulla letteratura e sul giornalismo italiani dell’Ottocento e del Novecento (poeti, narratori, critici, riviste, quotidiani). Ha curato per i «Meridiani» Mondadori i quattro tomi Giornalismo italiano 1860-2001 (2007-2009), ha pubblicato raccolte di studi, monografie, antologie, biografie per immagini, cataloghi di mostre bio-bibliografiche e iconografiche, indagando autori, opere, temi della letteratura italiana moderna e contemporanea principalmente sotto l’aspetto filologico e storico-critico, aspirando a integrare letteratura e giornalismo, letteratura e arti figurative, letteratura e musica, in conformità con l’adozione di un’ottica mobilmente ‘inclusiva’ e pluridisciplinare.
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Nunzio Ruggiero: Intellettuali in vacanza tra Versilia e Lunigiana
Insegna Letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università «Suor Orsola Benincasa» di Napoli. Ha collaborato con l’Istituto italiano di studi storici, per la cura dei cataloghi: «Dalla biblioteca di Benedetto Croce» (Roma 2002) e «”Una lunga fedeltà”. Il Di Giacomo di Benedetto Croce» (Napoli 2008).
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Giulio Ferroni: Sulla spiaggia e di là dal molo: Tobino a Viareggio
Storico e critico letterario. Dal 1982 professore ordinario alla «Sapienza» di Roma; ha compiuto una fitta serie di studi su autori dei secoli più diversi e segue, come critico militante, non senza spirito polemico, la produzione letteraria contemporanea. Sua è la grande Storia della letteratura italiana in 4 volumi (1991, nuova edizione 2012). Per Donzelli ha pubblicato, tra gli altri, Passioni del Novecento (1999), Machiavelli o dell’incertezza (2003), Dopo la fine. Una letteratura possibile (2010). Tra i suoi libri più recenti: Ariosto (2008), Prima lezione di letteratura italiana (2010), Il comico. Forme e situazioni (2012)
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Simona Costa: Il premio Viareggio
Docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università Roma Tre e membro del Consiglio universitario nazionale. Presidente del Premio letterario “Viareggio-Rèpaci” (dal 2012 ad oggi) di cui è stata, negli anni precedenti, membro della Giuria.
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Emiliano Morreale: Mario Monicelli e la Versilia
Insegna all’Università La Sapienza di Roma ed critico cinematografico del quotidiano La Repubblica. Scrive anche per Gli Asini e Cahiers du Cinéma. È stato selezionatore della Mostra del cinema di Venezia e conservatore della Cineteca Nazionale.Docente all’Università degli studi di Roma “La Sapienza”- Dipartimento di studi greco-latini, italiani, scenico-musicali. Scrive tra l’altro su “la Repubblica”, “Il Sole-24 ore” e i “Cahiers du cinéma”. Ha lavorato a programmi televisivi e radiofonici per la Rai, e fatto parte delle commissioni di selezione dei festival di Torino e di Venezia. Tra i suoi numerosi libri: “Mario Soldati” (2006), “L’invenzione della nostalgia. Il vintage nel cinema italiano e dintorni” (2009), “Cinema d’autore anni sessanta” (2011), “Così piangevano. Il cinema mélo nell’Italia degli anni ’50” (2011).
Dalle ore 15
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Simone Villani: Un set cinematografico
Simone Villani è incardinato dal 2010 nell’Università di Bergamo, dove insegna cinema e televisione. Ha pubblicato i libri Il Decameron allo specchio. Il film di Pasolini come saggio sull’opera di Boccaccio (Donzelli, 2004), L’essenza e l’esistenza. Fritz Lang e Jean Renoir: due modelli di regia, due modelli di autore (Lindau, 2007) e Cortina Gli anni del cinema d’autore (Cortina, 2013). Ha tenuto relazioni scientifiche in convegni nazionali e internazionali e pubblicato una quarantina di articoli e saggi in curatele e riviste tra cui «Bianco e Nero», «Cultura Tedesca», «Imago» e altre testate italiane e straniere
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Alessandro Bratus: Fasti della canzone italiana
Dopo aver condotto studi musicali di chitarra e armonia jazz presso la Scuola Civica di Torino, Alessandro Bratus si è laureato in Musicologia presso l’Università di Pavia (sede di Cremona) nel 2003 con una tesi sulle strutture formali nei concept-album dei Pink Floyd e si è addottorato presso la stessa università nel 2009 con un lavoro di analisi e trascrizione dei Basement Tapes di Bob Dylan. I suoi interessi di ricerca si sono da sempre concentrati sulla popular music, con un focus particolare sugli anni Sessanta nel Regno Unito e negli Stati Uniti e sulle metodologie analitiche declinate sui testi sonori e multimediali, dal disco al film e al videoclip. Nel 2008 è stato borsista dello European Network for Musicological Research per una ricerca condotta in collaborazione con l’Università di Royal Holloway sulla relazione tra popular music, controcultura e sottocultura giovanile nei tardi anni Sessanta, e l’anno successivo responsabile del progetto di ricerca Il rock sul grande schermo: forme narrative, tecniche registiche ed evoluzione storica del rapporto tra popular music e cinema finanziato dall’Università di Pavia. E’ stato professore a contratto presso le Università della Calabria, di Salerno e di Pisa. Dal 2012 è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali.
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Carlo Alberto Di Grazia: Il carnevale di Viareggio
Giornalista, storico di Viareggio ed in particolare del Carnevale, è stato per più di 20 anni preside dell’Istituto Tecnico Commerciale “Carlo Piaggia” di Viareggio Fondazione Mario Tobino.