I piedi nel fango: “la metafora del PD e chi li mette davvero”

8aprile 2018 da Donatella Nesti, Livorno

In un intervista rilasciata a Concita De Gregorio e pubblicata su Repubblica del 7 aprile l’ex sindaca di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti analizza la sconfitta del PD e sostiene che il partito deve vivere come le persone che vuole rappresentare “con I piedi nel fango”

8aprile 2018 di Donatella Nesti, Livorno

Una metafora non proprio elegante ed opportuna perché sarebbe utile che i rappresentanti del PD venissero a Livorno dove i piedi nel fango li stiamo mettendo davvero dal quel tragico 10 settembre, quando una devastante alluvione si portò via tragicamente 9 persone e insieme a loro case, imprese, negozi, auto, beni preziosi di ogni tipo e tanti ricordi.

In quel  tragico evento che cambiò il volto alla città emerse il coraggio e l’impegno dei volontari dei ’bimbi motosi’ delle associazioni e degli Enti che si prodigarono per aiutare centinaia di livornesi in difficoltà. Pochi i politici presenti con le solite promesse e una frase ormai bugiarda ’Non vi lasceremo soli’. Poi mesi di silenzio per vederli ricomparire a ridosso delle elezioni con la promessa che entro marzo sarebbero arrivati I rimborsi statali. Siamo ad aprile a sette mesi dall’alluvione,  molti alluvionati i piedi nel fango li mettono ancora perché durante i tantissimi lavori in corso in molte abitazioni e condomini sono emersi danni di difficile soluzione ed alcune famiglie sono ancora fuori casa e dei rimborsi non si sa più nulla.

Per questo motivo è stata convocata un’assemblea pubblica  che si svolgerà mercoledì prossimo 11 aprile presso il circolo Arci di Via della Gherardesca alle ore 21.

  • E’ prevista la possibilità di un’Azione giudiziaria per risarcimento danni poiché è opinione diffusa che, al di là dell’eccezionalità dell’evento piovoso, la perdita di vite umane e larga parte dei danni materiali subiti sia dipesa da negligenze da parte degli Enti preposti alla gestione del territorio comunale ed alla protezione della cittadinanza.
  • Il parere in merito ricevuto da più studi legali è favorevole all’avvio di un’azione giudiziaria finalizzata al risarcimento di tali danni, quest’ultima eventualmente supportata dagli esiti dell’indagine penale per “omicidio e disastro colposo” avviata dalla Procura di Livorno col contributo di esperti del settore e le cui conclusioni erano attese verso la metà/fine di Marzo 2018.
  • Gli alluvionati chiedono che proseguano i lavori sul Rio Ardenza interrotti dopo la rottura di una fognatura, che siano messi in sicurezza tutti i corsi d’acqua protagonisti, per l’incuria e cementificazione selvaggia, delle drammatiche esondazioni del settembre 2017. 

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