La Toscana si ferma: cortei a Pisa, Firenze e Siena, l’ansia del cambiamento. Video del corteo di Pisa

Sciopero generale riuscito, in molte città non sono mancati gli scontri e le cariche della polizia. A Pisa il corteo di area costa toscana, risponde con oltre 10mila persone.

12 dicembre 2014 di Silvio Lami

manifestazione 12 dicembre 2014Pisa, un corteo di migliaia di persone provenienti dalle province della costa toscana (Lucca, Massa Carrara, Livorno), partito da piazza Guerrazzi e attraversando il centro cittadino si è concluso a piazza San Paolo all’Orto, con musica e interventi dal palco. Molti gli striscioni delle principali aziende in crisi come ad esempio la Trw di Livorno, non sono mancati quelli dei dipendenti degli Enti Provincia che, a causa di una riforma rabberciata in fretta e furia, stanno vivendo l’incertezza sul futuro lavorativo. Molti gli studenti, movimenti e Comitati, ciascuno con la sua specificità rivendicativa, presenti anche rappresentanti di partito e associazioni partigiane.

manifestazione il 12 dicembre 2014Migliaia di persone per niente rassegnate e che Renzi non può continuare a fingere di ignorare, il Paese sta rischiando troppo e sta crescendo la consapevolezza che occorre cambiare politica a partire da questo Governo che è in perfetta continuità con quelli fallimentari di Berlusconi, Monti e Letta, come ripetuto dal palco: “Oggi non è l’arrivo ma è il punto di partenza, ora ci saranno i decreti attuativi e la partita non è chiusa, oggi inizia la lotta”.

Vittorio FoaE poi: “Chi vi parla è un pensionato che vorrebbe tornare bambino e scrivere una lettera a babbo Natale, in questo caso al nostro presidente del consiglio che, sarebbe bene lo fosse veramente e ascoltasse questa piazza e, non bypassasse il confronto con il sindacato per cancellare le conquiste, fondamentali, dei nostri padri. In questa piazza non ci sono corrotti, ladroni, evasori o possessori di grande rendite finanziarie, ma lavoratori onesti; molti disoccupati, giovani senza futuro, pensionati al limite della sopravvivenza a cui dare risposte concrete e non ricatti ma, giustizia, equità, dignità e lavoro.

Dal pensionato all’intervento di un giovane: “sulla lotta il nostro padre nobile Vittorio Foa scriveva che, in qualunque sistema riusciremo a formare, ci sarà da ricostruire una lotta” e  a chi mi chiede se c’è uno sbocco “Per me lo sbocco è l’ansia del cambiamento”.

Molti commenti al successo delle mobilitazioni da parte del Governo, a partire dal ministro Poletti che sembra insistere sulla linea dura: “Ascoltiamo la piazza ma andiamo avanti”.  Inadatta anche l’ammonizione di Napolitano: “Le esasperazioni non fanno bene al Paese”. Verrebbe fin troppo facile rispondere: Caro Ministro e caro Presidente, non fa neanche bene vedere una politica che è diventata carrierismo e fonte facile di ricchezze personali che, come emerge da troppe indagini giudiziarie, spesso sono ottenute con il malaffare e metodi di corruzione. Non fa neanche bene vedere il paese che sprofonda, dove manca il lavoro e quando c’è, è precario e posto sotto ricatto. Non fa neanche bene vedere pensionati al limite della sopravvivenza e giovani a cui è negato il futuro!

I video della manifestazione a Pisa:

 

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