Amii Stewart, una regina senza tempo tra soul, disco e poesia

3 Agosto 2025, di Michele Faliani
Sono bastate le prime note di Together per accendere la serata. Poi, l’ingresso di Amii Stewart. In un attimo, Piazza del Luogo Pio si è trasformata in un teatro a cielo aperto carico di energia. Il pubblico, già gremito fin dal tardo pomeriggio, è esploso in un boato: la regina della disco music era tornata, e Livorno l’ha accolta come si accolgono le leggende.
Voce possente, presenza magnetica, Amii Stewart ha dominato la scena con naturalezza, trascinando il pubblico in un viaggio musicale denso di emozioni, memoria e potenza espressiva. La sua performance è stata un inno alla libertà artistica, alla contaminazione dei generi, al dialogo continuo tra groove, soul, tradizione e sperimentazione.
Il concerto ha preso corpo su una scaletta sorprendente e raffinata, in cui l’anima R&B di Stewart ha trovato piena sintonia con una band impeccabile. Da Ain’t Nobody di Rufus & Chaka Khan all’intensa Saharan Dream, passando per l’omaggio alla canzone napoletana con Indifferentemente, fino ai classici battistiani Il mio canto libero ed Emozioni, ogni brano è stato reinterpretato con eleganza, trasformato in narrazione viva sotto il cielo estivo di Livorno.
Il repertorio, costruito con sapienza, ha raccontato le tante anime dell’artista: la diva delle discoteche internazionali, certo, ma anche la cantante capace di attraversare registri lirici e melodici con sorprendente autenticità. Particolarmente toccante l’esecuzione di Overjoyed di Stevie Wonder — brano temutissimo da qualsiasi interprete — in cui Amii ha saputo alternare controllo e pathos, imponenza vocale e dolcezza vellutata. La platea, in quel momento, ha trattenuto il fiato.
Il gran finale è arrivato con l’immancabile Knock on Wood, la hit planetaria che l’ha resa un’icona, accolta da un’ovazione calorosa e prolungata. Il pubblico, in piedi, ha cantato, ballato, applaudito. Un lungo ringraziamento collettivo a un’artista che non si limita a riproporre sé stessa, ma che ogni volta riscrive il proprio racconto.
La serata si è chiusa tra luci, fumo, sorrisi commossi e una consapevolezza diffusa: non si era assistito a un semplice concerto, ma a una celebrazione della musica come linguaggio universale, capace di unire epoche, culture e generazioni.
Grazie a L.E.M. per l’ospitalità
La scaletta del concerto:
1. Together (Mike Francis & Amii Stewart song)
2. Ain’t Nobody (Rufus & Chaka Khan cover)
3. Love Ain’t No Toy (Yvonne Fair cover)
4. Overjoyed (Stevie Wonder cover)
5. Waters of March (Antônio Carlos Jobim cover)
6. Saharan Dream (Ennio Morricone cover)
7. Use Me (Bill Withers cover)
8. Bennie and the Jets (Elton John cover)
9. Try Love
10. Friends
11. That Loving Feeling
12. E penso a te (Lucio Battisti cover)
13. Emozioni (Lucio Battisti cover)
14. Indifferentemente (Sergio Bruni cover)
15. (You Make Me Feel Like A) Natural Woman (Aretha Franklin cover)
16. Dr. Feelgood (Aretha Franklin cover)
17. Respect (Aretha Franklin cover)
Encore:
18. Grazie perché (Gianni Morandi feat. Amii Stewart song)
19. Knock On Wood