Francesco De Gregori al Verdi di Montecatini – Report e photogallery

De Gregori incanta il Teatro Verdi: i cinquant’anni di Rimmel tra memoria, emozione e sorprese

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8 Novembre 2025, di Michele Faliani

Al Teatro Verdi di Montecatini l’orologio segna le 21:05 quando Francesco De Gregori e la sua band fanno il loro ingresso sul palco. Un ingresso puntuale, quasi rituale, per uno dei primi appuntamenti del tour invernale dedicato ai cinquant’anni di Rimmel, disco cardine della musica d’autore italiana.

Il concerto si apre con “Cercando un altro Egitto”, unica sopravvissuta nelle scalette dagli anni del celebre album del 1974 – quello con la pecora in copertina. L’arrangiamento è raffinato e luminoso, una piccola gemma che anticipa il clima della serata. A seguire, due brani che brillano di luce propria: “Via della povertà”, la versione italiana di Desolation Row di Bob Dylan, introdotta da un divertente aneddoto sulle difficoltà di trascrivere ed interpretare il testo originale, e “Atlantide”, resa ancor più magnetica dal suono caldo dell’Hammond di Primiano Di Biase.

Arriva poi un regalo inatteso: “Compagni di viaggio”, un brano che mancava dai concerti da un po’ di tempo e che il pubblico accoglie con sorpresa e gratitudine.

Quando è il momento di immergersi davvero dentro Rimmel, De Gregori mette subito le cose in chiaro: «Non è una celebrazione, ma il festeggiamento dei cinquant’anni di un disco che voi amate, e che anch’io amo molto». La promessa iniziale è quella di restare fedeli agli arrangiamenti originali del 1975, promessa che però viene felicemente tradita da una versione di “Pezzi di vetro” trasformata in una perla intima per voce e pianoforte, vicina alla rilettura registrata con Checco Zalone in Pastiche.

L’album non viene riproposto secondo la scaletta canonica, ma le canzoni arrivano ugualmente, una dopo l’altra, con grande cura. Spiccano “Le storie di ieri”, impreziosita da una lunga e suggestiva introduzione al contrabbasso del capobanda Guido Guglielminetti, e “Piccola mela”, rarità quasi mai eseguita dal vivo: un evento emozionante per chi lo segue da decenni. Magnifica anche “Pablo”, tornata finalmente sul palco dopo anni di assenza ingiustificata.

Concluse le tracce di Rimmel – lasciando ovviamente fuori “Buonanotte fiorellino”, destinata al bis – il concerto si allarga allo sterminato repertorio di De Gregori. Accanto ai classici immancabili, da “La donna cannone” a “Sempre e per sempre”, trovano posto piccoli tesori rispolverati per l’occasione: “Deriva” e “Il panorama di Betlemme”, quest’ultima proposta in un’incantevole veste acustica, tra chitarra, fisarmonica e cajón.

Il finale è una festa collettiva: prima “La donna cannone”, poi “Buonanotte fiorellino”, con il pubblico invitato a ballare un valzer sotto il palco. Un congedo dolce e allegro per una serata in cui De Gregori appare in forma splendida, vocalmente ispirato e sostenuto da una band che è molto più di un semplice accompagnamento.

Cinquant’anni dopo, Rimmel continua a non mostrare il peso del tempo. E al Teatro Verdi di Montecatini lo si è percepito chiaramente: certi dischi, e certi artisti, non invecchiano mai.

Grazie a Friends & Partners per l’ospitalità

 

La scaletta del concerto:

1. Cercando un altro Egitto
2. Via della povertà (Desolation Row)
3. Atlantide
4. Compagni di viaggio
5. Deriva
6. La leva calcistica della classe ’68
7. Piano bar
8. Quattro cani
9. Pezzi di vetro
10. Il signor Hood (a M., con autonomia)
11. Piccola mela
12. Le storie di ieri
13. Rimmel
14. Pablo
15. La valigia dell’attore
16. San Lorenzo
17. Il panorama di Betlemme
18. La ragazza e la miniera
19. Alice
20. Generale
21. Bufalo Bill
Encore:
22. Sempre e per sempre
23. La donna cannone
24. Buonanotte fiorellino

La photogallery del concerto:

Francesco De Gregori live @ Teatro Verdi, Montecatini, 1 Novembre 2025

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Francesco De Gregori live @ Teatro Verdi, Montecatini, 1 Novembre 2025

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