Alternanza scuola lavoro, la Cgil di Livorno con gli studenti, tra attività di formazione/orientamento e cultura dei diritti/legalità

Cabina di regia nazionale per l’alternanza scuola-lavoro ma, risultano assenti le parti sociali e soprattutto le rappresentanze studentesche

11marzo 2017 da Barbara Uloremi, Cgil Livorno

La Cgil provincia di Livorno collabora da tempo con le scuole del territorio per promuovere la cultura dei diritti e della legalità e, quest’anno, ha iniziato ad accogliere gli studenti, partecipando ai progetti di alternanza scuola/lavoro. I ragazzi, 8 tra studenti e studentesse tra i 17 e i 18 anni, sono stati nelle camere del lavoro per un totale di 60 ore, svolgendo attività di formazione e orientamento con un percorso personalizzato, coerente con il profilo educativo, culturale e professione dell’indirizzo di studi.

Le attività in cui gli studenti sono stati coinvolti, per favorire il loro inserimento nel contesto operativo, sono stati l’affiancamento a operatori del patronato INCA, dell’ufficio vertenze, del Caaf, della contabilità, dell’ufficio del Sol (servizio orienta lavoro)

“Abbiamo  costruito per i ragazzi un’attività orientativa e formativa – sottolinea Giulia Biagetti, responsabile del Sol, che ha seguito gli studenti durante il percorso – i ragazzi sono entrati in contatto per la prima volta, grazie all’esperienza di alternanza scuola lavoro (ASL) svolta nelle nostre sedi, con il mondo del lavoro e hanno inoltre acquisito nuove soft skills come, per esempio, quelle dell’elaborazione dati e del relazionarsi con i “colleghi” di lavoro”. 

L’obiettivo della Cgil nell’intraprendere questa nuova avventura è quello di andare oltre l’idea di ASL strettamente economico-pratica di matrice aziendalista, investendo in percorsi di educazione pro-sociale, in grado di far crescere le competenze trasversali, civiche e sociali degli studenti e studentesse e da ciò che hanno scritto della loro esperienza, l’obiettivo, al momento, sembra centrato.

  • Scrive Arbnor: “Quando sono arrivato all’ inizio non sapevo bene di cosa si occupasse la CGIL e come era divisa. Ho capito che la CGIL è una confederazione perché rappresenta tutti i lavoratori ed è divisa in diverse categorie, ognuna delle quali si occupa di una categoria specifica (…) . In questi giorni sono stato nei vari uffici affiancato a operatori Inca, ufficio vertenze, Caaf, ho imparato molti nuovi termini e ho capito, stando soprattutto all’Inca, che la situazione delle pensioni è peggiorata molto perché ora si va molto tardi in pensione”.
  • Dice Alessio: “Questa esperienza alla Cgil si è rivelata molto interessante, dato che ho imparato e capito gli altri compiti che ha questa organizzazione e dei quali non ero a conoscenza dato che, fino a oggi, conoscevo la Cgil esclusivamente come un sindacato”.
  • Il commento di Dayana: “Questa esperienza è stata il mio primo incontro con il lavoro vero e proprio. Prima di venire alla Cgil non sapevo bene di cosa si occupasse questo sindacato, sapevo solo che al suo interno si poteva fare l’Isee. Già dal primo giorno ho iniziato a comprendere il vero ruolo della Cgil… Ho imparato come si fanno le dimissioni, l’ Isee, ho capito cos’è un licenziamento per giustificato motivo oggettivo (legge Fornero), ho visto come si fa la domanda per richiedere la disoccupazione, al tribunale ho visto tutte le imprese fallite o in stato di fallimento. Per me questa esperienza è stata positiva, sono entrata alla Cgil non sapendo proprio niente e uscendo da qui sono una persona più matura, grazie alle tante cose imparate”.

Queste sono soltanto alcune delle esperienze che, nel complesso, si sono rivelate molto positive. Ma il lavoro della CGIL con gli studenti non finisce qui, infatti la camera del lavoro collabora con alcune scuole del territorio su due progetti, uno incentrato su diritti e legalità, uno su caporalato e agromafia.

  • Al primo partecipa la classe IV A del Liceo Scientifico e Scienze Applicate di Rosignano e un gruppo di studenti dell’ITC Vespucci Colombo di Livorno,
  • al secondo la classe 3 H della scuola secondaria di primo grado Galilei di Cecina.

Molte sono le attività svolte, altrettante quelle in programma, tra cui un nuovo ciclo di alternanza “Ad Aprile – annuncia Patrizia Villa della segreteria confederale territoriale – accoglieremo altri 8 studenti, dopo la prima positiva esperienza che hanno vissuto nelle nostre sedi. Mi preme sottolineare, però, che gli interventi del Governo in materia risultano contraddittori, incomprensibili e costruiscono una trama ideologica molto pericolosa: l’alternanza, infatti, non deve essere confusa con l’apprendistato, la formazione continua, con stage o tirocinio. Nella confusione, infatti, la discussione sull’innalzamento dell’obbligo scolastico è scomparsa ed è stata addirittura sostituita da norme che consentono l’avviamento al lavoro già dai 14 anni a cui siamo fermamente contrari, come già è stato fatto presente all’assessore regionale Grieco, in occasione del seminario sull’ASL organizzato da Flc e Cgil Toscana il 23 febbraio scorso ”.

In Regione, comunque, è stato fatto un passo in avanti “L’accordo tra Regione Toscana e Organizzazioni Sindacali – conclude Villa – rappresenta un progresso perché coinvolge le parti sociali con un tavolo permanente volto, a monitorare, valutare e avanzare proposte sull’applicazione di tali istituti, anche in relazione alla sicurezza e ai diritti degli studenti, tentando di arginare la confusione delle normative, che tuttavia resta”.

Da Rete degli Studenti Medi Livorno

Il Ministero dell’Istruzione ha dato il via alla cabina di regia nazionale per l’alternanza scuola-lavoro. Ad oggi risultano però assenti le parti sociali e soprattutto le rappresentanze studentesche.

 La decisione snatura completamente quello che dovrebbe essere una reale cabina di regia nazionale. Fin dall’approvazione della legge 107 come Rete degli Studenti Medi abbiamo rivendicato in tutte le sedi competenti la necessità di uno spazio di confronto nazionale e declinato sui territori con tutti i soggetti coinvolti nell’Alternanza. Già a novembre 2014 e poi di nuovo durante l’autunno 2015, nell’ambito delle consultazioni per il decreto attuativo della Carta dei Diritti e Doveri degli Studenti in Alternanza scuola-Lavoro,avevamo proposto al Miur la creazione delle sedi permanenti di discussione, progettazione e monitoraggio dei percorsi di Alternanza scuola-lavoro.

Oggi ci troviamo istituito un luogo di discussione dal quale, però, siamo stati esclusi.

Questo sembra un chiaro segno della non volontà del Ministero di includere a pieno le parti che più sono coinvolte, nella realtà quotidiana, nei percorsi di alternanza. È dall’iniziativa dei Campioni dell’Alternanza di dicembre che il Ministero ripete a caratteri cubitali che già solo lo scorso anno più di 450 mila studenti hanno svolto percorso di Alternanza scuola-lavoro, quest’anno saranno circa 1 milione, ma allo stesso tempo non si dà la possibilità alle rappresentanze studentesche di essere parte attiva nella progettazione e nel monitoraggio dei percorsi. Chiediamo che lo strumento della cabina di regia sia immediatamente rivisto includendo la categoria studentesca e le parti sociali, partendo dal piccolo nei territori. In modo che possa essere un luogo che garantisca a tutti gli studenti e le studentesse di poter partecipare a percorsi di Alternanza realmente formativi, in linea con il percorso di studi scelto, e nel rispetto dei diritti dalla Carta dei Diritti.

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