Boboli, il bel viale che i bagnaioli ricordano.

Comunicato Stampa: di Andrea Vento, (candidato al consiglio comunale di San Giuliano, per la lista L’altra San Giuliano)

2 Ormai da alcuni anni, i bagnaioli che attraversano Boboli sono assaliti da una certa amarezza a causa  dello stato di degrado a cui è abbandonato il viale. I centenari platani che arricchivano il viale, progettato in origine come salotto verde della cittadina termale, costituiscono adesso pessimo decoro visto che la maggioranza di quelli rimasti in vita sono ormai irrimediabilmente ammalati, altri morti da tempo sono in attesa da anni di essere abbattuti, e, in alcuni tratti, ove sono stati tagliati non sono più stati sostituti. L’erba viene tagliata saltuariamente e nessuno provvede all’annaffiatura e alla rimozione delle foglie e della sporcizia poiché l’amministrazione comunale non si fa carico con regolarità della manutenzione del verde e della pulizia. Soprattutto in autunno l’aspetto è desolante con cartacce, mucchi di foglie secche e rami spezzati accumulati per mesi interi senza che nessuno li rimuova. Il fosso non viene più curato e la vegetazione ormai fuoriesce oltre le sponde e topi e altri animali, un periodo anche le nutrie, vi hanno trovato habitat ottimale. Ormai il viale è sempre meno frequentato se non da chi è costretto a passarci e dai proprietari di cani che qui li accompagnano a fare i loro bisogni, spesso senza raccoglierli.

3Ogni bagnaiolo ha il fervido ricordo di un viale vivo e frequentato, ove in estate, incrociandovi turisti ed assistiti, si recava a cercare il tipico venticello fresco del fosso e a passeggiare in compagnia sotto l’impenetrabile ombra dei platani. Qui sono cresciute varie generazioni di bagnaioli  e tutti ricordano quando da bambini e adolescenti si ritrovavano lungo il viale per inventare giochi e birichinate. Il bar di Nirvano era il punto di ritrovo per grandi e piccini ove degustare un gelato o una bibita e ascoltare la musica del juke box magari trastullandosi sui dondoli. Il glorioso cinema teatro Ariston, nella cui sala tutti noi ci siamo fatti una cultura cinematografica, è stato sostituito prima da un negozio di abbigliamento e ora da una palestra, perfetta metafora della società odierna nella quale la cultura e l’approfondimento hanno ceduto il posto all’apparire e alla superficialità.

1Ma è l’intero isolato, comprendente via Pascoli e via Erote, ad aver subito un inarrestabile declino: in assenza di un vero parcheggio in prossimità del centro è qui che molti lasciano le loro auto, con una sosta che è sempre più diventata selvaggia: a ridosso di curve e incroci e davanti agli accessi delle abitazioni. La situazione è ulteriormente peggiorata con l’apertura della palestra i cui clienti hanno preso l’isolato per un parcheggio riservato, talvolta non lasciando posto ai residenti. Alcuni frequentatori  sfrecciano addirittura a velocità sostenuta costituendo pericolo per i pedoni, soprattutto anziani, e i bambini che ancora qui giocano.

L’immagine decadente del viale, con i cestini traboccanti di rifiuti e sempre meno frequentato, non è una sciagura divina, bensì il frutto della cattiva gestione dell’Amministrazione Comunale. I candidati della Lista L’altra San Giuliano, e i bagnaioli interessati, si impegneranno, tutti insieme, a risollevarne le sorti.

 

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