Fabio Amato: “la richiesta di verità e giustizia, per Giorgiana Masi, non è venuta meno con il trascorrere degli anni”

fabio amato«Oggi celebriamo i 40 anni della vittoria degli italiane e delle italiane nel referendum sul divorzio ma al contempo ricordiamo l’assassinio di ‪#‎Giorgiana‬ ‪#‎Masi‬, la giovane studentessa uccisa durante una pacifica manifestazione che voleva festeggiare quella vittoria il 12 maggio 1977. Renzi nei giorni scorsi ha parlato di rimuovere il segreto di Stato dalle stragi che hanno insanguinato il Paese. Oggi chiediamo al Presidente del Consiglio di desegretare ogni atto che riguarda la sanguinosa repressione di piazza di quel maledetto 12 maggio 1977. In particolare vorremmo sapere chi erano quegli uomini in borghese, che armi in pugno si muovevano liberamente tra i cordoni delle forze dell’ordine e che vennero fotografati da diversi quotidiani. Per il Questore dell’epoca non erano “né poliziotti, né carabinieri”. La domanda che da allora è senza risposta è: chi erano e chi li comandava?
La richiesta di verità e giustizia per Giorgiana Masi non è venuta meno con il trascorrere degli anni. In un’intervista al Corriere della Sera del 25 gennaio 2007 Cossiga disse di essere tra le cinque persone a conoscere il nome dell’assassinio di Giorgiana. Per questo bisogna scoperchiare gli archivi, rendere noti i rapporti di polizia e dei servizi di quei giorni perché fino ad oggi la magistratura nell’indagare si è scontrata con il muro di omertà dello Stato».

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