È stata firmata la convenzione tra la società OLT e il Comune di Livorno che prevede l’erogazione, da parte di OLT, un importo di 2,5 milioni di euro, da versare al Comune in 5 rate annue di 500 mila euro.

Da: La Gazzetta marittima  OLT Offshore, le nuove strategie.

Si parla di utilizzare il terminale anche come punto di rifornimento del gas liquido da costruire in depositi nei vari porti del Tirreno per le navi che andranno a LNG.

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LIVORNO – Le “compensazioni territoriali” che accompagnano l’operatività del rigassificatore al largo della costa livornese continuano. È stata firmata nei giorni scorsi la convenzione tra la società OLT Offshore LNG Toscana e il Comune di Livorno per misure ambientali e di efficientamento energetico.

L’accordo siglato prevede l’erogazione da parte della società OLT di un importo di 2,5 milioni di euro, da versare al Comune in 5 rate annue di 500 mila euro.

Il contributo era stato destinato inizialmente alla Regione Toscana. Sulla base di specifica istanza da parte del Comune di Livorno, la Regione Toscana, con la nota del 21 ottobre 2013, ha destinato integralmente all’amministrazione locale le risorse previste. Tale importo sarà utilizzato per il potenziamento del sistema cittadino di raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti.
Affidataria del servizio, in base alla decisione del consiglio comunale, è la società AAMPS, partecipata integralmente dal Comune di Livorno.

Come noto OLT Offshore LNG Toscana S.p.A. è una società partecipata da Gruppo E.ON (46.79%), Gruppo Iren (46.79%), OLT Energy Toscana S.p.A. (3.73%) e Golar Offshore Toscana Limited (2.69%) che detiene la proprietà e la gestione del Terminale galleggiante di rigassificazione “FSRU Toscana”, ormeggiato a circa 22 chilometri al largo delle coste tra Livorno e Pisa. L’impianto è connesso alla rete nazionale attraverso un gasdotto di 36.5 km realizzato e gestito da Snam Rete Gas, per 29.5 km circa a mare e per i restanti 7 km a terra.

A regime, il terminale ha una capacità di rigassificazione di 3,75 miliardi di metri cubi annui, equivalente a circa il 4% del fabbisogno nazionale.

Secondo le ultime notizie, il rigassificatore OLT viene considerato anche in ambito UE strategico per i nuovi indirizzi di potenziamento delle reti di rifornimento di gas naturale liquefatto alle navi, che entro il 2025 lo adotteranno in percentuali crescenti come carburante al posto della nafta e degi oli pesanti. La OLT sta già studiando alcuni lavori su una delle due fiancate del rigassificatore per consentirvi l’accosto di bettoline specializzate nell’imbarco del gas liquefatto, bettoline che potrebbero diventare a loro volta rifornitori di distributori di gas GNL nei porti nel raggio dell’alto Tirreno. E’ stato di recente ricordato che già Barcellona in Spagna e Marsiglia in Francia stanno attrezzandosi a loro volta con rigassificatori costieri che potrebbero diventare punti di concorrenza “pesanti” per l’OLT nel servizio alle navi.

 

 

 

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