I Gatti Mezzi e il Summer Knights: Pisa riscopre il suo cuore musicale

10 Settembre 2025, di Michele Faliani
Certe sere hanno il potere di fermare il tempo. A Pisa, davanti alla facciata austera della Scuola Normale Superiore, i Gatti Mezzi e il Summer Knights hanno costruito un concerto che è stato insieme rito collettivo e festa popolare. Un evento che ha radunato in Piazza dei Cavalieri vecchi fan, nuovi ascoltatori e semplici curiosi, tutti attratti da quella miscela unica di ironia toscana, swing sghembo e jazz di provincia che da anni rende la band un caso a sé nel panorama italiano.
Sul palco, sotto lo sguardo imponente del Granduca Cosimo I, i Gatti Mezzi hanno dato forma a un immaginario che appartiene al litorale tirrenico ma che sa farsi universale. Pisa, Livorno, Lucca, il mare, i pesci, la nonna, le tradizioni di quartiere: frammenti di vita ordinaria che, filtrati dalla loro penna ironica e dal dialetto pisano, diventano poesia urbana. Una poesia che non indulge alla nostalgia fine a sé stessa, ma che ride di sé, affonda nella realtà e restituisce al pubblico ricordi comuni, con la leggerezza di chi ha sempre saputo trasformare la malinconia in gioco.
Musicalmente, la serata è stata un viaggio tra linguaggi: il contrabbasso che pulsa come il respiro della città, la chitarra che porta con sé un’ironia swing, il pianoforte che veste i testi di un’eleganza jazz mai scontata. Non è revival, non è folklore, ma un equilibrio raro tra sperimentazione e radici, tra la canzone popolare e la raffinatezza da club.
Ciò che colpisce, però, non è soltanto la scrittura musicale, ma la capacità dei Gatti Mezzi di far emergere un’identità collettiva. Le loro canzoni sono specchi in cui si riflettono i volti di chi ascolta: chi ricorda le estati al mare, chi rivede i nonni, chi riconosce la durezza e la bellezza dei luoghi spesso bistrattati, presi in giro e amati al tempo stesso.
In un panorama musicale italiano che troppo spesso si appiattisce sulla prevedibilità, i Gatti Mezzi restano un’anomalia necessaria: narratori irriverenti, malinconici e geniali, capaci di trasformare una piazza storica in un teatro popolare senza perdere un briciolo di autenticità. A Pisa hanno dimostrato, ancora una volta, che la musica non è solo intrattenimento: è memoria, ironia, denuncia e, soprattutto, vita vissuta.
Grazie a Live Emotion Group per l’ospitalità.
La scaletta del concerto:
1. Tragedia dell’estate
2. Bimbetto scarmanato
3. Fra le bodde e ‘biacchi
4. Braccio di ferro
5. Ma loro sono avanti
6. I lucchesi
7. Sur purma
8. Tombolo
9. Sòr Tentenna
10. I mercatari di Natale
11. La stazione
12. Vango per passione
13. Sott’Arno stasera
14. Morandi
15. Forza Buo passa le cèe
16. Occhiaia
17. Portami a pescare
18. Balena
19. Ir bao di sego
20. Marina
21. Le bizze der vento
22. Ladro di mare
23. Morirò d’incidente stradale
24. Anarfamondo
25. Fra l’arioporto e la stazione
Encore:
26. La zuppa e ‘r cacciucco
27. Puppamidolle
28. Ir gallaccio di Riglione
29. Cacciucco blues
La photogallery del concerto: